Mercati – Finale positivo per Milano (+1,5%) e l’Europa, focus su banche centrali e risultati

Seduta positiva per le borse europee, mentre Wall Street procede incerta con gli investitori intenti a monitorare i risultati societari e gli ultimi dati macro, oltre alle prossime mosse della Federal Reserve.

Il Ftse Mib chiude in rialzo dell’1,5% a 27.225 punti, mediamente in linea con il Dax di Francoforte (+1%), il Ftse 100 di Londra (+1%), l’Ibex35 di Madrid (+1,2%) e il Cac 40 di Parigi (+1,4%). Poco mossi gli indici americani, con il Nasdaq a +0,1% dopo la rimonta delle ultime due sedute, il Dow Jones a +0,1% e lo S&P500 invariato.

L’attenzione resta focalizzata principalmente sulle prossime mosse delle banche centrali, in attesa delle riunioni di Bce e Bank of England in programma giovedì, e sulla stagione di trimestrali.

La prospettiva di una stretta monetaria più rapida delle attese da parte della Fed ha frenato l’azionario nel mese di gennaio, determinando la peggior performance mensile dallo scoppio della pandemia nel marzo 2020.

Nelle ultime ore ha preso corpo l’idea di un rialzo dei tassi di interesse pari a 50 punti base nel meeting di marzo, ma alcuni membri del Fomc hanno provato a placare il nervosismo, chiarendo che il costo del denaro verrà alzato secondo un ritmo tale da non danneggiare l’economia.

Nel frattempo, dalle trimestrali continuano ad arrivare indicazioni rassicuranti. Oltre l’80% delle società ha riportato conti in linea con le aspettative degli analisti o superiori, in attesa di colossi come Alphabet, Amazon, Ford, General Motors e Meta Platforms.

Anche dall’agenda macroeconomica arrivano spunti positivi sullo stato di salute dell’economia a stelle, con l’indice Pmi e l’ISM manifatturiero ancora in espansione. Nell’eurozona il Pmi manifatturiero, seppur inferiore alla stima preliminare, ha registrato il valore più alto da cinque mesi (58,7 punti) grazie ai continui segnali di miglioramento dei problemi sulla catena di distribuzione.

Sul Forex l’euro/dollaro sale a 1,125 mentre il cambio fra biglietto verde e yen torna sotto quota 115, in area 114,8. Tra le materie prime, annullano i precedenti ribassi le quotazioni del greggio con il Brent (+0,1%) a 89,4 dollari e il Wti (+0,1%) a 88,25 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si amplia oltre 137 punti base, con il rendimento del decennale italiano ai massimi da giugno 2020 in area 1,41%. Intanto, il Mef ha dato mandato a un gruppo di banche per l’emissione del nuovo Btp a 10 anni indicizzato all’inflazione dell’area euro.

Tornando a Piazza Affari, denaro su Nexi (+6,1%), Tenaris (+5,9%) e Moncler (+4,8%), che segue la buona intonazione del comparto del lusso. Ancora negativa Saipem (-1,3%) dopo il crollo di ieri innescato dal nuovo profit warning. Poco mosse Hera (-0,2%) e Diasorin (+0,1%).