Mattinata positiva per le principali piazze europee con il FTSE Mib di Milano che, intorno alle ore 11:50, avanza dell’1,1% in area 27.116 punti. Il Dax30 di Francoforte guadagna l’1%, il Cac40 di Parigi l’1%, il FTSE100 di Londra lo 0,8% e l’Ibex35 di Madrid l’1%.
Avvio in rialzo a febbraio dopo un gennaio fortemente appesantito dai timori iniziali per la diffusione di Omicron, dall’aumento dell’inflazione e dalle prospettive di inasprimento delle politiche monetarie dei principali istituti, oltre alle tensioni geopolitiche in Ucraina.
La performance odierna segue le rassicurazioni offerte da alcuni membri della banca centrale Usa che hanno cercato di calmare i mercati in attesa del primo aumento del costo del denaro a marzo, raffreddando l’ipotesi di un ritocco da 50 punti base. Esther George, Presidente della Fed di Kansas City, ha sottolineato che non è nell’interesse di nessuno turbare l’economia con aggiustamenti inattesi. Dichiarazioni coerenti anche con le parole di Mary Daly (Fed di San Francisco) che ha dichiarato l’importanza di adottare mosse di politica monetaria graduali e non dannose.
Nel frattempo gli operatori monitorano con attenzione l’evoluzione della stagione delle trimestrali che in questi giorni vedrà la diffusione dei risultati di Alphabet, Amazon, Exxon Mobil, Ford, General Motors e Meta Platforms. Segnaliamo che delle 174 società del S&P500 che fino ad ora hanno riportato risultati, circa l’81% ha rispettato o superato le attese degli analisti.
La seduta odierna è stata inoltre caratterizzata da una fitta agenda macro con la diffusione dei PMI manifatturieri di gennaio delle principali economie. In Italia, il dato ha registrato un valore di 58,3 punti, al di sotto del consensus (61,2 punti) e della rilevazione di dicembre (62 punti). Per quanto riguarda l’eurozona, il PMI del Settore Manifatturiero si è attestato a 58,7 punti, anche in questo caso sotto al consensus e alla stima preliminare (entrambi a 59 punti). Sempre nell’eurozona, il tasso di disoccupazione è sceso invece al 7% a dicembre, in lieve miglioramento rispetto al 7,1% degli analisti e di novembre (rivisto da 7,2%).
Sul Forex il cambio euro/dollaro sale a 1,1257 mentre il dollaro/yen torna sotto quota 115, in area 114,72. Tra le materie prime, cedono terreno le quotazioni del greggio con il Brent (-0,4%) a 88,87 dollari e il Wti (-0,4%) a 87,80 dollari. Oro invece in rialzo a 1.805 dollari l’oncia.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund si attesta in area 133 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,359%.
Tornando a Piazza Affari, denaro su Moncler (+2,9%), Nexi (+2,8%) e Campari (+2,5%). Proseguono le vendite su Saipem (-3,2%) dopo il crollo di ieri del 30% innescato dal nuovo profit warning.