Global Markets Industrial – Rio Tinto rivede i costi e il programma di una miniera di uranio in Australia

Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore Industriale.

Piazza Affari prosegue in rialzo insieme alle altre borse europee, alla vigilia della riunione della Bce, mentre a Wall Street avanzano soprattutto i tecnologici, con focus prevalentemente su risultati societari e politica monetaria.

Il Ftse Mib di Milano avanza dello 0,9%, seguito dal Ftse 100 di Londra (+0,7%), il Cac 40 di Parigi (+0,5%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,2%) e il Dax di Francoforte (+0,1%). Oltreoceano, aspettando i risultati di Meta Platforms in uscita stasera, il Nasdaq guadagna circa lo 0,5% in scia ai conti di Alphabet e AMD mentre Dow Jones e S&P500 segnano rispettivamente il -0,2% e +0,4%.

Rio Tinto rivedrà i costi e il programma per riabilitare la miniera di uranio “Ranger” nel Territorio del Nord dell’Australia e si impegna a garantire che la riabilitazione sia realizzata con successo.

In precedenza, il produttore di uranio Energy Resources of Australia (ERA) ha detto che secondo una revisione indipendente, i costi del progetto saranno di 1,6-2,2 miliardi di dollari australiani rispetto a una precedente stima di 973 milioni. Inoltre, la data di completamento è ora prevista tra il quarto trimestre del 2027 e il quarto del 2028.

Secondo l’Atomic Energy Act 1953, ERA deve completare le attività di riabilitazione entro gennaio 2026. ERA si è impegnata con il governo e le principali parti interessate per estendere la data di scadenza del mandato di ERA nell’area del progetto Ranger.

ERA sta attualmente esaminando tutte le opzioni di finanziamento disponibili per garantire che l’aumento dei costi previsti per la riabilitazione della Ranger Project Area sia adeguatamente finanziato.

Schneider Electric, il leader nella trasformazione digitale della gestione dell’energia e dell’automazione, supporta il World Economic Forum per il lancio di Net-Zero Carbon Cities Building Value Framework, un modello per gli investimenti nella decarbonizzazione degli edifici.

Gli edifici generano circa il 40% delle emissioni globali di gas serra. Anche se esistono molte tecnologie che possono aiutare a decarbonizzare il settore, i principali ostacoli restano ancora connessi a finanziamenti e investimenti, come emerge dal recente report Beyond the Business Case rilasciato da World Green Building Council.

Secondo ricerche realizzate dalla Taskforce on Climate-Related Financial Disclosures con l’obiettivo di aiutare gli azionisti a prendere decisioni più informate in tema di investimenti connessi al clima, gli edifici sostenibili rappresenteranno un’opportunità di investimento pari a 24.700 miliardi di dollari entro il 2030, e questo solo nei mercati emergenti.

Lo scopo del modello Building Value Framework è cambiare la percezione del valore degli investimenti in decarbonizzazione, perché siano presi in considerazione non solo per l’aspetto finanziario, ma anche per i vantaggi che offrono alla società, all’ambiente, al sistema nel suo insieme.

Il framework è stato creato con il contributo di oltre 40 esperti del settore real estate, finanza, tecnologia e amministrazioni pubbliche locali.

Questo modello può essere usato in qualsiasi momento del ciclo di vita nei progetti di riqualificazione di edifici esistenti, ed anche per la costruzione di nuovi edifici. Al framework si affianca una “lista di controllo” operativa, che aiuta l’applicazione pratica del modello e identifica le opzioni di investimento disponibili, in termini di tecnologie utili, in tutti gli stadi della pianificazione e del percorso di decarbonizzazione.

Equita Sim conferma rating buy su Buzzi Unicem con tp di 27 euro. Gli esperti pongono ancora l’accento su un profilo rischio-rendimento attraente per un chiaro beneficiario dei piani infrastrutturali. Inoltre, i prossimi catalyst sul titolo sono: i risultati preliminari 2021, i risultati 2021 completi con guidance 2022 e il piano ESG con roadmap verso la carbon
neutrality.