Mercati asiatici – Acquisti sul Giappone, ancora ferme Cina e Hong Kong

Andamento positivo per i principali listini asiatici in una seduta ancora orfana di Cina, Hong Kong e Singapore per le festività del capodanno lunare.

Il sentiment beneficia delle prospettive sugli utili aziendali e dei segnali da cui emerge che i funzionari della Federal Reserve sarebbero favorevoli a un inasprimento “misurato” della politica monetaria.

La Fed ha accennato a un approccio calibrato all’aumento dei tassi di interesse per contrastare l’inflazione elevata, mitigando i timori degli investitori sul fatto che l’economia subirebbe un duro colpo da una politica monetaria più restrittiva.

Nessuno dei sei funzionari della banca centrale americana che ha parlato finora questa settimana ha sostenuto l’idea di un aumento del tasso di mezzo punto a marzo.

Nella stessa direzione anche il più “hawkish”, James Bullard, presidente della Fed di St. Louis, osservando che i mercati hanno già iniziato a far aumentare i costi dei prestiti e che rimane “aperta” la questione su quanto l’istituto centrale dovrà alzare i tassi.

Resta l’attenzione intanto anche sulle indicazioni provenienti dalle stagione delle trimestrali e che vede questa settimana i conti di colossi quali Amazon, Ford e Sony.

Infine, gli operatori continuano a monitorare anche le tensioni tra Stati Uniti e Russia, con Mosca che avrebbe schierato più di 100.000 soldati vicino al confine con l’Ucraina e le trattative diplomatiche che sarebbero distanti da un punto di svolta.

Sul Forex, intanto, il cambio euro/dollaro si attesta in area 1,128 e il dollaro yen a 114,6. Tra le materie prime, petrolio in frazionale rialzo con il Brent (+0,2%) a 89,38 dollari al barile e il Wti (+0,2%) a 88,41 dollari al barile. Oro a 1.798 dollari l’oncia (-0,2%).

Tornando ai listini asiatici, in Giappone il Nikkei guadagna l’1,7% e il Topix il 2,1%.

Il tutto dopo le seguenti chiusure di ieri a Wall Street: Dow Jones (+0,8%), S&P 500 (+0,7%) e Nasdaq (+0,7%).