Mercati – Procedono positive, Milano (+1,1%) in vetta al Vecchio Continente

Piazza Affari prosegue in rialzo insieme alle altre borse europee, alla vigilia della riunione della Bce, mentre a Wall Street avanzano soprattutto i tecnologici, con focus prevalentemente su risultati societari e politica monetaria.

Il Ftse Mib di Milano avanza dell’1,1% in area 27.530 punti seguito dal Ftse 100 di Londra (+0,7%), il Cac 40 di Parigi (+0,7%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,3%) e il Dax di Francoforte (+0,2%). Oltreoceano, aspettando i risultati di Meta Platforms in uscita stasera, il Nasdaq guadagna circa lo 0,9% in scia ai conti di Alphabet e AMD mentre Dow Jones e S&P500 segnano rispettivamente il +0,6% e +0,2%.

Per il momento, circa l’80% delle trimestrali statunitensi ha evidenziato conti in linea con le attese o superiori, certificando la continua ripresa dell’economia malgrado le persistenti pressioni sui prezzi e i problemi nelle forniture.

Gli ultimi commenti provenienti dagli ufficiali della Fed hanno fatto rientrare l’allarme legato ad una svolta eccessivamente restrittiva. L’ipotesi più probabile resta quella di cinque rialzi dei tassi nel 2022, con un primo ritocco di 25 punti base a marzo.

Domani l’attenzione si sposterà sulla Bce, da cui non si attendono grosse novità, anche se i dati sull’inflazione dell’eurozona hanno mostrato un’inattesa accelerazione a gennaio (+5,1% su base annua), mettendo pressione al consiglio direttivo per ritirare più rapidamente gli stimoli. In programma anche la riunione della BoE, che potrebbe alzare il costo del denaro.

Dall’agenda macro sono giunti anche i dati Adp sull’occupazione nel settore privato statunitense, da cui emerge a sorpresa la perdita di 301 mila posti di lavoro a gennaio. Venerdì verrà diffuso come di consueto il job report ufficiale del dipartimento del Lavoro a stelle e strisce. In Italia l’inflazione ha toccato un picco dal 1996, con l’indice nazionale dei prezzi al consumo in aumento dell’1,6% mensile e del 4,8% su base annua.

Sullo sfondo restano le tensioni geopolitiche tra Stati Uniti e Russia legate alla situazione in Ucraina, con più di 100.000 soldati russi ammassati sui confini in attesa che i colloqui diplomatici giungano ad una eventuale soluzione.

Sul Forex l’euro/dollaro risale a 1,131 e il cambio fra biglietto verde e yen si deprezza a 114,3.

Tra le materie prime viaggiano poco mosse le quotazioni del greggio con il Brent (+0,5%) a 89,6 dollari e il Wti (+0,6%) a 88,7 dollari, in attesa del vertice odierno dell’Opec+ che dovrebbe ratificare un altro aumento dell’output di 400.000 barili al giorno per marzo. In uscita oggi anche i dati settimanali Eia sulle scorte americane.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund rimane in area 138 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,42%.

Tornando a Piazza Affari, tra le aziende più capitalizzate avanzano soprattutto i bancari Unicredit (+4,3%) e Banco Bpm (+3,7%) oltre ad Amplifon (+3%), con l’istituto di Piazza Gae Aulenti che continua a beneficiare dell’annuncio di un dividendo cash da 1,17 miliardi, a cui si aggiungono riacquisti di azioni per 2,58 miliardi. Arretrano Iveco (-1,3%), A2A (-0,7%) e Leonardo (-0,3%). Bene Ferrari (+1,7%) dopo la diffusione dei risultati trimestrali.