Intesa Sanpaolo ha ricevuto la decisione finale della BCE riguardante il requisito patrimoniale da rispettare a partire dal 1° marzo 2022 a livello consolidato, a seguito degli esiti del Supervisory Review and Evaluation Process (SREP). Il requisito patrimoniale da rispettare complessivamente in termini di Common Equity Tier1 ratio risulta pari all’8,81 per cento.
A determinare tale requisito concorrono:
- il requisito SREP in termini di Total Capital ratio pari al 9,79%, che comprende il requisito minimo di Pillar1 dell’8%, nel cui ambito il 4,5% in termini di Common Equity Tier1 ratio, e un requisito aggiuntivo di Pillar2 dell’1,79%, nel cui ambito l’1,01% in termini di Common Equity Tier1 ratio applicando la modifica regolamentare introdotta dalla BCE a decorrere dal 12 marzo 2020;
- i requisiti aggiuntivi, interamente in termini di Common Equity Tier1 ratio, relativi al Capital Conservation Buffer, pari al 2,5%, all’O-SII Buffer (Other Systemically Important Institutions Buffer), pari allo 0,75%, alla riserva di capitale anticiclica (Countercyclical Capital Buffer), pari allo 0,05 per cento.
I coefficienti patrimoniali di Intesa Sanpaolo a livello consolidato al 30 settembre 2021, deducendo dal capitale 1.932 milioni di riserve distribuite a ottobre 2021, 2.804 milioni di dividendi maturati nei primi nove mesi del 2021 (di cui 1.399 milioni distribuiti come acconto dividendi a novembre 2021 e le cedole maturate sulle emissioni di Additional Tier1, risultano pari al:
- 14,3% per il Common Equity Tier1 ratio;
- 19% per il Total Capital ratio;
calcolati applicando i criteri transitori in vigore per il 2021;
- 13,8% per il Common Equity Tier 1ratio;
- 18,8% per il Total Capital ratio;
calcolati applicando i criteri a regime;
- 15,1% per il Common Equity Tier1 ratio pro-forma a regime;
- 20,3% per il Total Capital ratio pro-forma a regime.