Mercati asiatici – Seduta contrasta per le maggiori piazze, vendite in Giappone

Seduta dall’andamento contrastato per i principali listini asiatici, con ancora Cina, Hong Kong e Singapore chiuse per le festività del capodanno lunare.

Le vendite hanno interessato prevalentemente il Giappone e l’Australia, mentre il ritorno alle contrattazioni in Corea del Sud è stato al rialzo. Sottotono il settore tecnologico dopo le deboli indicazioni di crescita per il futuro di Meta (ex Facebook).

I mercati continuano a monitorare la stagione delle trimestrali, sebbene le attenzioni principali siano rivolte ancora verso le politiche monetarie delle banche centrali. Dalle ultime indicazioni è emerso che alcuni funzionari della Federal Reserve sarebbero favorevoli a un inasprimento “misurato” della politica monetaria.

Per quanto riguarda l’agenda macro odierna, sono stati diffusi in Giappone il PMI servizi e composito finali di gennaio, rispettivamente pari a 47,6 punti (46,6 punti preliminare) e 49,9 punti (48,8 punti preliminare).

Ieri, ricordiamo, negli USA i dati Adp sull’occupazione nel settore privato hanno deluso fortemente le attese, con una perdita di 301 mila posti di lavoro a gennaio. Dato tra i peggiori dai primi mesi della pandemia complice l’aumento dei contagi dovuti a Omicron. Focus che si sposta ora sul Job Report in uscita venerdì.

Sul Forex, intanto, il cambio euro/dollaro scende in area 1,1289 e il dollaro yen sale a 114,59. Tra le materie prime, petrolio in ribasso con il Brent (-0,2%) a 89,28 dollari al barile e il Wti (-0,3%) a 87,97 dollari al barile. Oro a 1.803 dollari l’oncia (-0,4%).

Tornando ai listini asiatici, in Giappone il Nikkei cede l’1,1% e il Topix lo 0,9%. In Corea del Sud, Kospi a +1,7%.

Il tutto dopo le seguenti chiusure di ieri a Wall Street: Dow Jones (+0,6%), S&P 500 (+0,9%) e Nasdaq (+0,5%).