I futures sull’azionario Usa scambiano in rosso, preannunciando una partenza negativa a Wall Street dopo che alcune trimestrali deludenti hanno interrotto il rally dell’equity globale delle ultime sedute.
In particolare, il derivato sul Nasdaq cede oltre il 2%, appesantito dal crollo di oltre il 20% di Meta Platforms nel premarket in scia alla diffusione di risultati e outlook inferiori alle attese. In uscita in serata in conti di Amazon.
Ieri i principali indici americani hanno chiuso in rialzo, mettendo a segno la quarta sessione consecutiva di guadagni e proseguendo il recupero dopo le perdite di gennaio. Lo S&P 500 è salito dello 0,9%, il Dow Jones dello 0,6% e il Nasdaq dello 0,5%.
Le ultime indicazioni negative provenienti dalla stagione delle trimestrali rappresentano una sfida per le speranze che i risultati societari contribuiscano ad alleviare i timori per i prossimi rialzi dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve.
Restando in tema banche centrali, oggi la Bank of England ha alzato il costo del denaro per il secondo meeting di fila, mentre la Bce ha mantenuto invariata la propria politica monetaria nonostante la nuova accelerazione dell’inflazione nell’Eurozona.
Sul fronte macro le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti si sono attestate a 238 mila unità, al di sollo delle 245 mila previste dal consensus e delle 261 mila della rilevazione precedente.
Ieri invece, in attesa del Job Report in calendario domani, il rapporto mensile Adp ha mostrato che il settore privato americano ha perso 301 mila posti di lavoro a gennaio, il dato peggiore dall’aprile 2020 anche a causa dell’impatto di Omicron.