I risultati consolidati dell’esercizio 2021 di Risanamento evidenziano un valore della produzione di 1,9 milioni, a fronte di 7,1 milioni del 2020, e una perdita netta di 24,9 milioni, che si confronta con il risultato netto negativo di 25,8 milioni dell’esercizio precedente.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2021 si attesta a 511,8 milioni, rispetto a 472,8 milioni di fine 2020. Il patrimonio netto di Gruppo è invece pari a 95,8 milioni (al 31 dicembre 2020 era di 120,7 milioni).
Con riferimento alla Capogruppo, il risultato netto al 31 dicembre 2021 si presenta negativo per 5,3 milioni (rispetto alla perdita netta di 32,8 milioni del 2020) e comporta una riduzione del capitale sociale in misura superiore al terzo del medesimo. Il Cda ha pertanto deliberato di convocare l’assemblea degli azionisti, oltre che per l’approvazione del bilancio di esercizio 2021, anche per l’adozione dei provvedimenti di cui all’art. 2446 del Codice Civile.
Sotto il profilo strategico e con specifico riferimento alla iniziativa immobiliare Milano Santa Giulia, nel corso dell’esercizio è stato raggiunto l’obiettivo dell’approvazione definitiva del procedimento di variante urbanistica del Piano Integrato di Intervento (PII).
Per quanto concerne l’evoluzione prevedibile della gestione per l’anno 2022, in continuità con il precedente esercizio, sarà rivolta alla valorizzazione delle proprietà di immobili “trading” presenti in portafoglio e si focalizzerà principalmente nello sviluppo della iniziativa immobiliare di Milano Santa Giulia.