Intesa Sanpaolo ha confermato il giudizio ‘buy’ su SIT abbassando il target price da 15,4 euro a 13,7 euro, complice il recente calo delle quotazioni nel gennaio volatile per i mercati azionari ma pari comunque a un potenziale upside di oltre il 40% rispetto ai prezzi attuali.
La banca sottolinea come SIT rimanga sottovalutata dato l’attuale sconto del 31% rispetto ai peer sull’EV/EBITDA 2021-2023, le solide prospettive nel mercato heating e il potenziale di espansione al di fuori dell’Italia nella divisione Smat Metering.
I ricavi preliminari 2021 di Sit hanno evidenziato una crescita del 18,1% a 375 milioni, leggermente al di sotto delle aspettative di Intesa SP. A livello di singoli business, la Divisione Heating ha segnato un +19,8% a 298,2 milioni (+14,7% rispetto al 2019), mentre la Divisione Metering ha segnato un +12,2% a 77 milioni con il contributo della neo-acquisita Janz che ha più che contribuito l’atteso calo nello Smart Gas Metering (-16,8%).
Per quanto riguarda l’outlook, la banca ritiene che la forte crescita dei prezzi del gas stia accelerando la sostituzione dei sistemi heating nel mondo, supportando quindi i volumi della divisione Heating di SIT e l’aumento dei prezzi di vendita data la capacità dell’azienda di trasferire i maggiori costi di produzione ai clienti.
Per il 2022, quindi, Intesa SP prevede una crescita double digit delle vendite della Divisione Heating, mentre l’Ebitda dovrebbe migliorare in valore assoluto ma con una marginalità inferiore rispetto allo scorso anno.
Nel complesso, la banca ha migliorato le stime 2022-2023 del 5,3% sulle vendite, dell’1% sull’Ebitda e del 7,5% a livello di Eps.