Utility – Commissione Europea: confermati nucleare e gas nella tassonomia UE

La Commissione Europea ha presentato ieri un atto delegato complementare “Clima” della tassonomia, che riguarda determinate attività del settore del gas e del nucleare alla luce degli obiettivi di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici e neutralità climatica entro il 2050.

Tenuto conto dei pareri scientifici e dello stato attuale della tecnologia, la Commissione ritiene che gli investimenti privati nel settore del gas e del nucleare possano svolgere un ruolo nella transizione.

In particolare, l’atto delegato complementare “Clima” presentato ieri introduce nella tassonomia UE altre attività economiche del settore energetico. Il testo stabilisce condizioni chiare e rigorose alle quali è possibile aggiungere, come attività transitorie, alcune attività nucleari e del gas a quelle già presenti nel primo atto delegato sulla mitigazione e sull’adattamento ai cambiamenti climatici, applicabile dal 1º gennaio 2022.

Queste le condizioni rigorose: per le attività sia gasiere che nucleari, che contribuiscano alla transizione verso la neutralità climatica; per le attività nucleari, che rispondano ai requisiti di sicurezza nucleare e ambientale; e per quelle gasiere, che contribuiscano alla transizione dal carbone alle rinnovabili;

L’atto delegato inoltre introduce obblighi di informativa specifici per le imprese che esercitano attività nei settori del gas e del nucleare. Per garantire la trasparenza, la Commissione ha modificato l’atto delegato “Informativa” della tassonomia, in modo che gli investitori possano individuare le opportunità di investimento che includono attività gasiere o nucleari e compiere scelte informate.

La Commissione ha stilato il testo dell’atto delegato complementare dopo aver condotto consultazioni con il gruppo di esperti degli Stati membri sulla finanza sostenibile e la piattaforma sulla finanza sostenibile e sentito anche le osservazioni del Parlamento europeo.

Una volta tradotto in tutte le lingue ufficiali dell’UE, l’atto delegato complementare sarà formalmente trasmesso ai colegislatori per essere sottoposto a controllo.

Come per gli altri atti delegati emanati sulla scorta del regolamento Tassonomia, il Parlamento europeo e il Consiglio disporranno di quattro mesi per esaminare il documento e, se lo ritengono necessario, sollevare obiezioni. Entrambe le istituzioni possono chiedere di prolungare di due mesi il periodo di controllo.

Il Consiglio avrà il diritto di sollevare obiezioni con una maggioranza qualificata rafforzata, il che significa che è necessario almeno il 72% degli Stati membri (ossia almeno 20 Stati membri) che rappresenti almeno il 65% della popolazione dell’UE. Il Parlamento europeo può sollevare obiezioni se il testo riceve un voto negativo della maggioranza dei suoi membri in seduta plenaria (ossia almeno 353 deputati).

Una volta terminato il periodo di controllo e se nessuno dei colegislatori solleva obiezioni, l’atto delegato complementare entrerà in vigore e si applicherà a partire dal 1° gennaio 2023.