Global Markets Auto – Tesla progetta di costruire un edificio catodico presso la giga-factory del Texas

Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore Auto.

Giornata in calo per le borse europee: Il Ftse Mib cede l’1,5%, il Dax l’1,6% e il Ftse 100 lo 0,1%. A Wall Street, il Nasdaq guadagna lo 0,9% e lo S&P 500 lo 0,3%, mentre il Dow Jones arretra dello 0,1%.

Tesla ha chiesto un permesso per estendere la sua fabbrica di automobili ad Austin (Texas, USA) con un edificio per produrre catodi per la produzione di batterie.

Il nuovo edificio estenderebbe la fabbrica di veicoli esistente di Tesla situata nella periferia orientale di Austin, vicino all’aeroporto.

Tesla ha iniziato a produrre veicoli nella fabbrica alla periferia orientale di Austin all’inizio di quest’anno. Elon Musk a settembre aveva dichiarato che “Tesla prevede di costruire un impianto catodico per la produzione di celle a batteria”.

La Texas Commission on Environmental Quality il 20 gennaio ha approvato il sito di produzione di veicoli di Tesla. La casa automobilistica ha ancora diversi altri permessi in sospeso con la commissione, che deve fornire permessi di qualità dell’aria per siti di produzione inquinanti.

Nel 2020 depositato presso la Commissione, Tesla ha affermato che le sue fonti di emissioni per la produzione di celle di batterie includeranno polvere di miscelazione di anodi e catodi.

I catodi sono il singolo componente più costoso di una batteria e la loro produzione richiede molto spazio ed emette grandi quantità di emissioni di CO2.

Ford nel quarto trimestre 2021 ha registrato ricavi per 35,3 miliardi di dollari, al di sotto delle attese degli analisti (35,5 miliardi), ed un utile per azione di 26 centesimi, contro i 45 centesimi attesi dal consensus.

I profitti pre-tasse adjusted nel periodo sono aumentati del 19% a 2 miliardi. Nel 4Q20
Ford aveva registrato un profitto di 1,7 miliardi, o 34 centesimi ad azione, su ricavi per 33,2 miliardi. Nel 2021, ha registrato un utile netto di 17,9 miliardi, dopo le perdite registrate nel 2020. Su base un-adjusted, Ford ha perso 2,79 miliardi di dollari per il 2021.

Per il 2022, Ford prevede utili pre-tasse adjusted tra gli 11,5 e i 12,5 miliardi, con un flusso di cassa tra i 5,5 e i 6,5 miliardi di dollari. Gli analisti prevedono per il 2022 utili tra 1,54 e 2,35 dollari ad azione, su ricavi di 147,5 miliardi.

“Siamo rialzisti per il 2022, nonostante le persistenti incertezze della catena di approvvigionamento”, ha affermato John Lawler, direttore finanziario di Ford.

Negli Stati Uniti, Ford ha venduto 1,9 milioni di vetture nel 2021, in calo del 6,8% rispetto al 2020. La casa automobilistica prevede una spesa tra i 7 e gli 8 miliardi nel 2022, in rialzo dai 6,2 miliardi del 2021, per accelerare la sua transizione verso la produzione di vetture
elettriche.

Ford ha specificato che, a causa della carenza di componenti critici come i semiconduttori,  non ha potuto interamente soddisfare la domanda dei clienti. Le consegne all’ingrosso sono scese dell’11% nell’ultimo trimestre a 1,1 milioni di veicoli.

“Abbiamo una domanda incredibile per i nostri prodotti”, ha detto John Lawler. “Le catene di approvvigionamento hanno limitato ciò che potevamo produrre e fornire. Comunque crediamo che ciò si possa attenuare nel 2022, e avere effetti decisamente positivi sui nostri profitti”.

“Si è raggiunta oggi l’intesa con Stellantis necessaria a dare continuità agli accordi sottoscritti nel 2021 in merito alle uscite volontarie incentivate stante le modifiche normative sopraggiunte”. Lo dichiara Simone Marinelli, coordinatore nazionale automotive per la Fiom-Cgil, spiegando che “l’accordo riguarda i siti produttivi di Pratola Serra, Cento, Cassino, Pomigliano, Agap e Mirafiori”.

Per la Fiom-Cgil, tuttavia, “Il tema urgente è il confronto sul piano industriale, sulle missioni produttive per tutti gli stabilimenti e sulle attività per gli enti centrali, per un rilancio imponente della produzione e progettazione di auto da fare nel nostro Paese che coinvolga anche tutta la filiera automotive che è in grande sofferenza. E’ per tali ragioni che è urgente e non più rinviabile l’intervento del Governo che continua invece a giocare un ruolo da spettatore marginale”.