Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore energetico e delle utilities:
Giornata in calo per le borse europee: Il Ftse Mib cede l’1,5%, il Dax l’1,6% e il Ftse 100 lo 0,1%. A Wall Street, il Nasdaq guadagna lo 0,9% e lo S&P 500 lo 0,3%, mentre il Dow Jones arretra dello 0,1%.
Prosegue la corsa delle quotazioni del greggio che toccano nuovi massimi da sette anni oltre i 90 dollari, avviandosi a chiudere la settima settimana consecutiva in rialzo e mentre diverse banche, tra cui Goldman Sachs, prevedono che i prezzi possano salire ulteriormente a 100 dollari.
A sostenere il petrolio contribuisce una tempesta invernale che si è abbattuta ieri sulla regione centrale e quella nord-orientale degli Stati Uniti, a cui si aggiungono le tensioni geopolitiche per la crisi ucraina.
Il tutto dopo che nei giorni scorsi l’Opec+ ha concordato di attenersi a un aumento moderato dell’output pari a 400.000 barili al giorno anche a marzo, nonostante le difficoltà di diversi membri del gruppo a rispettare i target esistenti.
Secondo alcune indiscrezioni, Saudi Aramco avrebbe avviato delle discussioni preliminari su una potenziale vendita di azioni per un ammontare superiore ai 29,4 miliardi di dollari raccolti con l’Ipo del 2019. I rumors parlano di una cessione di una quota fino a 50 miliardi di dollari, pari al 2,5% della società agli attuali prezzi.
S&P ha abbassato il long-term rating di Saipem da BB a BB-, ponendolo in credit watch negative da un outlook stabile.
