“Non consideriamo fusioni e acquisizioni. Questo è un piano conservativo ma industriale e Ad deve rimanere impegnato nel conseguire il risultato del piano. Non useremo il capitale in eccesso per fare M&A”, ha precisato il manager.
Lo ha dichiarato il Ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, nel corso della conference call con gli analisti sul nuovo piano d’impresa al 2025, aggiungendo: “Non vedo valore nell’acquisire una banca con un numero significativo di filiali. Il nostro business model è basato sul wealth management e protection”.
“Oggi stabiliamo degli obiettivi che siamo certi di poter raggiungere e valuteremo anno per anno la possibilità di superare questi target, ma il piano è decisamente conservativo”, ha sottolineato il Ceo.
“Vogliamo rafforzare il private banking anche con acquisizioni selettive” in questo segmento “o assumere team di private banker. La Svizzera è il bacino naturale per Intesa Sanpaolo”, ha poi riportato l’Ad.
Il nuovo piano di impresa “proietta la banca nei prossimi dieci anni attraverso quattro pilastri. Il primo è il piano “di de-risking upfront massiccio che ci porterà a diventare una banca nordica a zero crediti deteriorati, fra le migliori in Europa, il secondo riguarda invece la riduzione dei costi strutturale” grazie anche alla creazione di una banca multicanale digitale e dopo aver investito “pesantemente in tecnologia”.