Intesa Sanpaolo alza la raccomandazione su Labomar ad ‘add’ (precedente ‘hold’) e assegna un target price a 11,4 euro (precedente 11,8 euro), valutazione che incorpora un upside potenziale di circa il 19% rispetto al prezzo di 9,6 euro.
Labomar ha chiuso il 2021 con un fatturato consolidato preliminare pari a 65,4 milioni, in aumento del 7% rispetto ai 61,1 milioni del 2020.
I ricavi consolidati includono, oltre ai valori di Labomar ed Entreprises ImportFab, il
fatturato delle società acquisite nel 2021, ovvero il Gruppo Welcare, a partire dal secondo
semestre e Labiotre per il solo mese di dicembre.
Includendo in perimetro i ricavi realizzati dalle controllate acquisite nell’esercizio, come se le operazioni si fossero perfezionate all’inizio del 2021, il fatturato risulterebbe pari a 74,2 milioni, con una crescita del 21,5% rispetto al dato consolidato del 2020.
Considerando invece solo il fatturato di Labomar ed Entreprises ImportFab, quindi a parità di perimetro, il dato è pari a 61,4 milioni (+0,6% vs 2020), supportato da una crescita superiore al 10% realizzata nel secondo semestre, con il contributo sia della capogruppo (+9,2%), sia della controllata canadese (+15,4%).
Gli analisti di Intesa SP stimano “un recupero significativo dell’EBITDA margin del secondo semestre 2021 rispetto sia al secondo semestre 2020 che al primo semestre 2021 per effetto del miglioramento della leva operativa e delle efficienze produttive, dell’impatto positivo del consolidamento di Welcare per la quale è atteso un EBITDA margin intorno al 30% e del graduale bilanciamento tra l’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia e incremento selettivo dei prezzi di vendita”.
“Riteniamo per il 2022”, riportano gli esperti, “che il focus del management sarà orientato sull’integrazione delle società acquisite e sull’estrazione delle relative potenziali sinergie piuttosto che su un’ulteriore crescita per linee esterne”.
“Lo scenario”, aggiungono da Intesa SP, “vede una normalizzazione della redditività operativa dal 2022 (EBITDA margin nel range 19-20%) dopo il calo stimato per il 2021 legato alla pandemia.