Obbligazioni – Pesano i toni ‘hawkish’ delle banche centrali

Mattinata di forti vendite sull’obbligazionario europeo appesantito dalle indicazioni complessivamente ‘hawkish’ giunte dalle maggiori banche centrali.

Listini continentali perlopiù negativi con il Ftse Mib che cede l’1,2%.

Ieri la presidente della Bce, Christine Lagarde, ha affermato che la crescita nel primo trimestre rimarrà debole e che i rischi legati all’inflazione sono orientati al rialzo, anche se la natura delle pressioni sui prezzi sembra ancora transitoria e non c’è bisogno di prendere decisioni affrettate.

Nuove valutazioni verranno condotte a marzo con le stime aggiornate ma un aumento dei tassi resta improbabile finché l’inflazione non raggiungerà stabilmente il target del 2% e non verrà comunque eseguito prima del termine degli acquisti netti di asset.

La Bank of England, invece, ha alzato i tassi di 25 punti base allo 0,5% e ha segnalato che inizierà a ridurre le partecipazioni obbligazionarie.

In attesa del job report Usa in uscita nel pomeriggio, il quadro generale complessivo che emerge dalla stagione delle trimestrali oltreoceano rimane solido nonostante alcuni risultati deludenti.

Tornando all’obbligazionario il rendimento del Btp decennale sale all’1,68% (+7 bp) con uno spread a 150 punti (+4 bp).

Oltreoceano il tasso del T-Bond cala all’1,82% (-2 bp) mentre sul forex il cambio euro/dollaro risale verso quota 1,147.