Infrastrutture (-0,4%) – Deboli Atlantia (-0,2%) e Inwit (-0,8%) nell’ultima settimana

Performance debole per l’indice Infrastrutture Italiane (-0,4%) nel periodo dal 31 gennaio al 4 febbraio, che comunque limita i danni rispetto all’Euro Stoxx Prodotti e Servizi Industriali (-1,1%). Poco mosso il Ftse Mib (+0,1%).

In settimana, l’attenzione dei mercati si è soffermata prevalentemente sulla politica monetaria, sulle trimestrali e i dati macro. La Bce ha confermato i tassi di interesse e la forward guidance, ma i toni utilizzati da Christine Lagarde in conferenza stampa sono apparsi più restrittivi delle attese, alimentando la possibilità di un rialzo dei tassi nel 2022.

La Bank of England invece ha già incrementato il costo del denaro di 25 punti base allo 0,5%. Per quanto riguarda l’agenda macroeconomica si segnalano i non farm payrolls americani, sopra le attese a 467 mila unità, con un tasso di disoccupazione al 4%.

Tornando al comparto delle infrastrutture, la big cap Atlantia termina sostanzialmente invariata (-0,2%). La società di rating Sustainalytics ha migliorato la valutazione del gruppo Atlantia portandola a 14.7 punti (in una scala compresa tra 0 e >40, dove 0 indica la valutazione migliore e >40 la peggiore). In seguito all’avanzamento del rating, Atlantia rientra ora nel 10% delle aziende più virtuose fra le circa 15.000 valutate in tutto il mondo da Sustainalytics.

Sotto la parità anche Inwit (-0,8%), che ha adottato una variazione dell’assetto organizzativo, con l’obiettivo di accelerare ulteriormente l’execution dei target di crescita e favorire lo sviluppo dell’infrastruttura. Il gruppo ha pertanto istituito la funzione Technology&Operations, affidata ad interim all’Amministratore Delegato, Giovanni Ferigo, nell’attesa di nominare un Chief Technology Officer.

Sottotono le Mid Cap, fra le small cap chiude positiva Aeroporto di Bologna (+1,1%).