Le borse europee hanno cambiato direzione dopo un avvio in territorio positivo con il FTSE MIB di Milano che, intorno alle ore 11:45, viaggia in area punti 26.180 punti (1,6%). Il Cac40 di Parigi lascia sul terreno lo 0,2%, l’Ibex35 di Madrid lo 0,8%, il Dax di Francoforte lo 0,1% mentre il FTSE 100 di Londra avanza dello 0,2%
Le prospettive di una politica monetaria meno accomodante per combattere l’inflazione pesano ancora sul sentiment degli operatori, in un contesto complessivo che vede sullo sfondo anche i timori geopolitici riguardanti la situazione Ucraina-Russia.
Secondo le attese attuali, la Federal Reserve alzerà i tassi di interesse cinque volte nel 2022. Considerazioni rafforzate dopo il job report statunitense diffuso lo scorso venerdì che ha evidenziato dati ampiamente superiori alle attese con oltre 467 mila posti di lavoro creati nel settore non agricolo (consensus +125 mila posti di lavoro), nonostante un tasso di disoccupazione al 4% (3,9% consensus). Maggiori spunti per poter comprendere le future decisioni di politica monetaria arriveranno ora dal report sull’inflazione USA in uscita giovedì.
Per quanto riguarda la BCE, il membro del board Klaas Knot ha dichiarato di attendersi un aumento del costo del denaro nel quarto trimestre, dopo le prime indicazioni rialziste offerte dal presidente Christine Lagarde la scorsa settimana. Segnaliamo in merito che la Lagarde interverrà oggi alle ore 16:45 alla Commissione affari economici del Parlamento europeo.
L’agenda macro odierna ha visto il Pmi Caixin China General Services scendere a 51,4 a gennaio da 53,1 di dicembre, segnando la lettura più debole del settore servizi negli ultimi cinque mesi tra nuovi focolai del virus e misure per contenere i contagi. Focus anche in Germania, dove la produzione industriale di dicembre è scesa dello 0,3% su base mensile, rispetto al +0,3% del mese precedente e al di sotto del +0,4% previsto dagli analisti.
Sul Forex, il cambio euro dollaro scende a 1,1421 (Eur/Usd) e il dollaro yen a 115,07 (Usd/Jpy). Tra le materie prime, arretrano le quotazioni del greggio con il Brent (-0,6%) a 92,66 dollari al barile e il WTI (-1,1%) a 91,27 dollari al barile. Oro in rialzo a 1.812 dollari l’oncia (+0,2%).
Sull’obbligazionario, il rendimento del decennale italiano sale all’1,85% con il relativo spread verso il Bund tedesco a 162 punti.
Tornando a Piazza Affari, Fineco registra un rialzo dello 0,4% in testa al FTSE MIB. In coda TIM (-3,1%), Diasorin (-3,3%) ed Enel (-4%).