Massimo Doris, Ceo di Banca Mediolanum, rispetto alla prospettiva di possibili fusioni, ribadisce di “stare da solo e continuare ad investire molto su tecnologia e la formazione, poiché al centro restano le persone”.
Il manager ha ribadito il suo pensiero in un’intervista rilasciata a Il Corriere della Sera.
Per la banca spesso vengono prospettati scenari di fusione ma “la nostra redditività è intorno al 15-18%, quindi non ho i problemi delle banche tradizionali. Una volta al mese le investment bank mi propongono scenari, fusioni, tutte sulla carta molto sensate. Ma che cosa faremmo? Potremmo fare efficienza e sommare gli utili, ossia eliminare 100 milioni di costi e aumentare il dividendo. Ma perderei la tranquillità di lavorare in un certo modo, che mi è data dall’essere azionista di riferimento”, ha spiegato l’Ad.
“Sarei sotto scacco degli investitori istituzionali, che spesso hanno una visione ostaggio delle trimestrali. Io invece sono nella posizione di decidere con lo sguardo a lungo termine”, ha aggiunto Doris.
“La relazione con i clienti fa capo ai banker, che se non condividessero la scelta andrebbero via portando i clienti”, ha sottolineato ancora il Ceo.
Intorno alle 10:35 il titolo registra un progresso dell’1,3% a 8,53 euro, mentre l’indice di settore sale dell’1,1 per cento.