Infrastrutture (-1,4%) – Big in ribasso con Atlantia a -0,7% e Inwit a -2,1%

Nell’ultima seduta l’indice Infrastrutture Italiane (-1,4%) ha sottoperformato il corrispondente indice settoriale europeo (+1,1%) e il principale indice di Milano (-1%).

Gli ultimi numeri sul mercato del lavoro hanno rafforzato la prospettiva di almeno cinque rialzi dei tassi nel 2022, ma il report sui prezzi al consumo aiuterà a chiarire il quadro, definendo meglio l’entità delle pressioni inflazionistiche che la Fed intende contrastare. Dall’agenda macroeconomica sono giunti i dati sul settore terziario cinese, nuovamente in rallentamento a gennaio a causa della pandemia, e quelli sulla produzione industriale in Germania (-0,3% mensile a dicembre). Sullo sfondo restano le tensioni geopolitiche, dopo il dialogo tra il presidente americano Joe Biden e il suo omologo francese Emmanuel Macron per rispondere al rafforzamento militare russo sui confini ucraini, sebbene Mosca neghi di pianificare un attacco.

Tra le Big Cap del settore Infrastrutture e Torri, Atlantia e Inwit hanno archiviato le contrattazioni in territorio negativo a -0,7% e -2,1%.

Autostrade Meridionali a +1,9% dopo aver reso noto che “Il Consiglio di Stato ha rigettato l’appello proposto da Autostrade Meridionali avverso la sentenza che aveva affermato la legittimità del provvedimento di aggiudicazione, a favore del Consorzio SIS della concessione delle attività di gestione e manutenzione dell’Autostrada A3 Napoli-Pompei-Salerno”. La società ha inoltre aggiunto che “la sentenza ha, in estrema sintesi, ritenuto che le valutazioni svolte dalla Stazione Appaltante in ordine all’offerta del Consorzio SIS fossero esenti da vizi”.