Tentativo di rimonta per l’obbligazionario europeo dopo le forti vendite delle ultime sedute con gli operatori che restano intenti a monitorare le prossime mosse delle banche centrali.
Listini continentali positivi con il Ftse Mib che guadagna l’1,1%.
Indicazioni importanti sono attese dal dato sull’indice dei prezzi al consumo Usa che verrà diffuso giovedì e da cui dovrebbe emergere ancora un’inflazione elevata, portando ulteriore volatilità sui mercati in vista di una serie di aumenti dei tassi di interesse da parte della Fed e di un’eventuale riduzione del bilancio.
Gli investitori continuano nel contempo a monitorare gli spunti provenienti dalla stagione delle trimestrali che vedrà questa settimana i conti di colossi quali AstraZeneca, GlaxoSmithKline, Pfizer e Walt Disney.
Sullo sfondo resta la situazione in Ucraina con le autorità diplomatiche al lavoro per tentare di evitare un’escalation delle tensioni.
Tornando all’obbligazionario il rendimento del Btp cala all’1,8% (-4 bp) con uno spread a 157 punti (-3 bp). Stasera il Mef renderà noti i dettagli dell’asta a medio-lungo di metà mese in calendario venerdì 11 mentre ieri ha comunicato che giovedì collocherà Bot annuali per 6,5 miliardi.
Oltreoceano il tasso del T-Bond, dopo essere salito brevemente sopra l’1,95%, livello registrato l’ultima volta nel dicembre 2019, si muove all’1,94% (+2 bp). Sul forex il cambio euro/dollaro ridiscende in area 1,14.