BP ha chiuso il quarto trimestre 2021 con un utile netto adjusted di 4,07 miliardi di dollari, rispetto ai 115 milioni del pari periodo 2020 e superando i 3,87 miliardi attesi dagli analisti. Il cash flow operativo è stato di 6,12 miliardi, rispetto ai 2,27 miliardi dell’anno precedente.
Per l’intero esercizio, l’utile si è attestato a 12,8 miliardi, il dato più alto degli ultimi otto anni, dopo la perdita di 5,7 miliardi di dollari registrata nel 2020 per effetto dell’impatto della pandemia sulla domanda di greggio.
BP si è impegnata, inoltre, ad aumentare gli investimenti, sebbene in confronto a livelli storicamente bassi. I Capex quest’anno saranno pari a 14-15 miliardi di dollari dai 12,8 miliardi del 2021, prevedendo che rimarranno intorno a questo range fino al 2025, con oltre il 40% dedicati al business della transizione energetica. La società si è poi detta fiduciosa di poter raggiungere le zero emissioni prima del target al 2050.
Infine, il colosso britannico ha dichiarato che aumenterà il buyback sull’onda del rialzo dei prezzi dell’energia e degli utili registrati lo scorso anno, acquistando ulteriori 1,5 miliardi di dollari di azioni.