Stellantis e il Governo italiano hanno siglato un accordo per la realizzazione a Termoli della terza gigafactory del Gruppo in Europa. L’investimento previsto dovrebbe essere di circa due miliardi e mezzo a fronte di 370 milioni che dovrebbero essere garantiti dallo Stato.
Durante l’EV Day dello scorso luglio, il CEO di Stellantis, Carlos Taveres, aveva annunciato che Stellantis avrebbe investito oltre 30 miliardi di euro entro il 2025 nell’elettrificazione e nel software. L’impegno su Termoli, dopo Douvrin in Francia e Kaiserslautern in Germania, rientra proprio in questo piano, che ha come obiettivo garantire che i veicoli elettrificati arrivino a rappresentare oltre il 70% delle vendite in Europa e più del 40% negli Stati Uniti, entro il 2030.
Il fabbisogno di batterie e componenti per le auto elettrificate di Stellantis sarà soddisfatto grazie a cinque gigafactory da realizzare tra Europa e in Nord America. L’annuncio su Termoli aveva seguito di poche settimane quanto confermato dal Gruppo per Melfi, prima fabbrica destinata ad ospitare la nuova piattaforma STLA Medium, una delle quattro in fase di sviluppo da parte del Gruppo per produrre la futura gamma elettrificata per tutti i 14 brand.
L’investimento su Termoli potrà garantire un futuro industriale a uno dei tre poli italiani di Stellantis destinati alla produzione di motori (oltre a Termoli, Pratola Serra e la VM di Cento), dopo che la fabbrica negli ultimi 5 anni aveva dimezzato i volumi, come ha rivelato l’ultimo report della Fim-Cisl.
L’operazione su Termoli, che oggi conta 2.400 addetti e una produzione media pari a 360mila motori all’anno, seguirà almeno in parte l’esempio di ACC (Automotive Cells Company), joint venture realizzata con Total e poi allargata a Mercedes Benz. L’alleanza industriale avrà una capacità pianificata globale di almeno 120 GWh entro il 2030.