Fineco ha chiuso il quarto trimestre 2021 con un margine di intermediazione pari a 207,6 milioni (+18%), grazie al contributo significativo delle commissioni nette. Il periodo si è chiuso con un utile netto adjusted di 91,9 milioni (+17,5%), grazie anche a una crescita meno che proporzionale dei costi operativi rispetto al giro d’affari.
Il quarto trimestre 2021 di Fineco ha messo in luce una crescita molto robusta, a conferma
dell’ulteriore cambio di passo nel percorso di crescita della banca, rafforzato dall’efficacia e dalla solidità del modello di business, in grado di affrontare ogni fase di mercato.
Un percorso che si fonda su qualità dell’offerta, efficienza operativa, ma soprattutto su un approccio orientato a trasparenza e grande rispetto del cliente.
I dati e le variazioni riportati relativo ai risultati trimestrali sono esposti al netto delle poste non ricorrenti. Al fine di fornire una migliore rappresentazione dei ricavi Investing, sono state ri-proformate le commissioni nette, che ora ricomprendono le efficienze di costi ottenute da Fineco Asset Management relative alla ristrutturazione dei fondi (precedentemente nella voce “Saldo altri proventi/oneri”) e i costi collegati alla Rete di PFA precedentemente inclusi nella voce “Altre spese amministrative” (reclutamento, loyalty, FIRR, Enasarco, altro).
Il margine di intermediazione è ammontato a 207,6 milioni (+18% a/a), al cui interno le commissioni nette sono salite a 126,4 milioni (+36,5%), principalmente grazie alle commissioni generate dall’area Investing (82,3 milioni; +42,4%).
In calo il margine di interesse (-3,3% a 61,8 milioni), a causa soprattutto della discesa
dei tassi d’interesse di mercato.
I profitti da trading sono saliti a 20 milioni (+4,7%), grazie alla crescita dei profitti legati alla gestione della tesoreria (passati da 0,3 milioni a 1,1 milioni).
I costi operativi sono aumentati a 71,3 milioni (+6,2%), per effetto principalmente delle maggiori spese collegate alla crescita del business. Il costo del personale è cresciuto a 29,3 milioni (+12,8%), mentre gli altri costi sono aumentati a 42,6 milioni (+2,2%).
Le dinamiche sopra esposte hanno determinato un risultato lordo di gestione pari a 136,3 milioni (+25,3%) e, dopo riprese di valore su crediti per 0,4 milioni (riprese di valore per 0,2 milioni nel quarto trimestre 2020), il risultato netto di gestione si è fissato a 136,8 milioni (+25,4%).
Il periodo si è chiuso con un utile netto di 91,9 milioni (+17,5%).