Fondazione Crt e Leonardo Del Vecchio starebbero considerando l’ipotesi di sciogliere il patto di consultazione sulla compagnia assicurativa, che attualmente raggruppa l’8,2% del capitale. Il tutto a pochi giorni dall’uscita di Francesco Gaetano Caltagirone.
L’indiscrezione viene riportata da Reuters e Il Sole 24 Ore, con quest’ultimo che riporta che proprio ieri si è tenuto un vertice informale della Fondazione Crt.
“Ulteriori e ampi aggiornamenti sugli ultimi accadimenti dei giorni scorsi e la corretta gestione attuata nell’ambito del patto di consultazione su Assicurazioni Generali, sono stati forniti oggi pomeriggio dai vertici della Fondazione Crt durante una nuova riunione tra alcuni consiglieri di indirizzo e di amministrazione collegati in videoconferenza. La riunione informale con i consiglieri si è chiusa dopo circa un’ora nel segno della compattezza e della collaborazione”, ha comunicato l’ente piemontese.
“Come già ribadito nell’ultima informativa al consiglio di indirizzo del 21 dicembre scorso, il patto di mera consultazione venne sottoscritto proprio per assicurare, sempre e fin da subito, in piena coerenza con la normativa e disciplina regolatoria, massima correttezza negli scambi informativi con la finalità di ponderare i propri autonomi interessi con riferimento alle materie all’ordine del giorno della prossima assemblea di Generali”, ha aggiunto la fondazione.
Secondo rumor riportati da La Stampa, l’obiettivo della Fondazione Crt è salire fino a un massimo del 2% del capitale della compagnia triestina.
Nel frattempo, secondo indiscrezioni riportate da Il Sole 24 Ore, la Consob e l’IVASS, starebbero giù lavorando sul quesito posto da Generali alle due authority rispetto alla possibilità o meno che i membri del patto, Francesco Gaetano Caltagirone (uscito una decina di giorni fa), Leonardo Del Vecchio e Fondazione Crt, si siano mossi di concerto.
L’obiettivo sarebbe quello di arrivare a un verdetto in tempi brevi, che avrebbero già avviato interlocuzioni tra di loro. I due regolatori si starebbero quindi muovendo coordinatamente.
Secondo il giornale, sarebbe iniziata una prima analisi dei documenti, a cui dovrebbero seguire delle audizioni con gli attori coinvolti.
Il quotidiano, inoltre, il faro dell’IVASS e della Consob sarebbe rivolto anche alle lettere di dimissioni dal cda presentate da Caltagirone, Romolo Bardin (rappresentante di Leonardo Del Vecchio) e Simona Pucci (era consigliere indipendente con un ruolo importante nel comitato ad hoc creato per definire la lista del board uscente).
L’uscita dei suddetti consiglieri è avvenuta proprio mentre il cda uscente sta lavorando alla propria lista in vista dell’assemblea del prossimo 29 aprile, chiamata a rinnovare l’organo amministrazione.
Intorno alle 12:55 il titolo segna un progresso dello 0,5% a 18,43 euro, mentre l’indice di settore sale dello 0,8 per cento.