Global Markets Auto – Toyota, utile al top nei primi nove mesi del 2021 ma le stime sono in calo

Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore Auto.

Le borse europee accelerano ulteriormente dopo l’avvio positivo di Wall Street. Il Ftse Mib di Milano guadagna il 2,4% e torna sopra quota 27.000 punti, seguito dal Dax di Francoforte (+1,7%), il Cac 40 di Parigi (+1,6%), l’Ibex 35 di Madrid (+1,1%) e il Ftse 100 di Londra (+1%).

Oltreoceano, avanzano Dow Jones (+0,75%), S&P500 (+1,1%) e Nasdaq (+1,1%), con l’attenuarsi delle preoccupazioni legate alla prospettiva di una politica monetaria meno accomodante, mentre il focus si concentra sulle indicazioni positive provenienti dalla stagione di trimestrali.

Toyota Motor ha annunciato maggiori profitti per i primi 9 mesi dell’anno, nonostante una carenza globale di semiconduttori, ma ha marginalmente ridotto le sue proiezioni per l’intero anno. L’azienda numero uno al mondo per produzione e vendita di vetture ha riportato un utile netto di 2.300 miliardi di yen (20 miliardi di dollari) tra aprile e dicembre dello scorso anno, un incremento del 58% rispetto allo stesso periodo del 2020 cui ha contribuito anche il deprezzamento dello yen rispetto al dollaro. Nei tre ultimi trimestri del 2021 il colosso dell’auto giapponese ha conseguito un fatturato di 23 mila miliardi di yen, in crescita del 29% rispetto all’anno precedente. L’utile operativo è cresciuto del 68% annuo a 2.500 miliardi di yen.

Il reddito operativo è stato di 2,53 trilioni di yen, superiore a quello dell’anno precedente di 1,51 trilioni di yen. I ricavi delle vendite per il periodo sono aumentati a 23,3 trilioni di yen, rispetto ai 19,5 trilioni di yen dello stesso periodo dell’anno precedente. Le vendite consolidate di veicoli per il periodo hanno raggiunto 6,96 milioni di unità, il 112,1% delle vendite consolidate di veicoli per lo stesso periodo dell’anno fiscale precedente. Le vendite di veicoli a marchio Toyota e Lexus hanno raggiunto 7,155 milioni di unità, il 108% delle vendite dello stesso periodo dell’anno precedente.

La carenza dei semiconduttori nel settore auto frena la crescita di Toyota, costretta a rivedere al ribasso le stime sul fatturato per l’anno fiscale in corso. Le nuove previsioni per l’esercizio che termina a fine marzo si assestano a 29.500 miliardi di yen, equivalenti a 223,5 miliardi di euro, dai precedenti 30.000 miliardi, che comunque rappresentano un incremento dell’8,4% rispetto all’anno prima. La maggiore casa auto mondiale ha mantenuto invariate le stime sull’utile netto, a 2.490 miliardi di yen (18,8 miliardi di euro), il 10,9% in più dell’anno fiscale 2020.
Nell’ultimo trimestre Toyota ha messo a segno un rialzo dei profitti del 57,8% a 2.320 miliardi di yen, e un’accelerazione dell’utile operativo del 68%. “Malgrado i fattori negativi derivanti dall’insufficienza di chip e l’espansione della pandemia da Covid, così come l’aumento dei costi delle materie prime, abbiamo ottenuto risultati migliori di quanto sperato in termini di vendite e utili”, ha detto l’azienda nipponica in un comunicato. Gli effetti della svalutazione dello yen, inoltre, hanno avuto effetti positivi sul risultato operativo di 445 miliardi di yen nei 9 mesi tra aprile e dicembre.
La decisione di ridurre le stime sulle vendite si concretizza con un ulteriore ritocco della produzione a 8,5 milioni di autovetture per l’anno fiscale in corso dalle 9 milioni previste, già ridimensionate dai 9,3 milioni stimati in novembre, a fronte dei ritardi causati dalle chiusure degli stabilimenti nei Paesi del Sud-est asiatico.
La casa nipponica si è comunque confermata al comando della classifica mondiale per immatricolazioni nel 2021, battendo la Volkswagen per il secondo anno consecutivo, con 9,56 milioni di autovetture, contro gli 8,8 milioni della concorrente tedesca, grazie all’accelerazione delle vendite nei principali mercati chiave, tra cui Cina e Usa.
Proprio sul mercato statunitense, nonostante le criticità di sistema, Toyota ha sorpassato la General Motors (GM) per la prima volta dal 1931, con 2,33 milioni di auto immatricolate nel 2021, un incremento del 10,4% rispetto ai 2,21 milioni di auto vendute dalla GM, che ha invece segnato una flessione del 12,9%.