Global Markets Energy – Greggio stabile a 90 $/barile, pressioni da prospettiva aumento offerta Iran

Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore energetico e delle utilities:

Le borse europee accelerano ulteriormente dopo l’avvio positivo di Wall Street. Il Ftse Mib di Milano guadagna il 2,4% e torna sopra quota 27.000 punti, seguito dal Dax di Francoforte (+1,7%), il Cac 40 di Parigi (+1,6%), l’Ibex 35 di Madrid (+1,1%) e il Ftse 100 di Londra (+1%).

Oltreoceano, avanzano Dow Jones (+0,75%), S&P500 (+1,1%) e Nasdaq (+1,1%), con l’attenuarsi delle preoccupazioni legate alla prospettiva di una politica monetaria meno accomodante, mentre il focus si concentra sulle indicazioni positive provenienti dalla stagione di trimestrali.

I prezzi del petrolio sono stabili intorno ai 90 dollari al barile, ma la prospettiva di un aumento delle forniture da Iran e Stati Uniti continuano a esercitare pressioni sul mercato.

I contratti futures hanno perso circa il 2% ieri dopo che Washington ha ripristinato i colloqui indiretti sul nucleare con l’Iran.

Un accordo potrebbe portare al ritiro delle sanzioni sul greggio iraniano e aggiungere nuove forniture al mercato, sebbene restino ancora da definire una serie di questioni chiave.

Il sentiment del mercato viene inoltre peggiorato dall’ultimo report pubblicato dalla Energy Information Administration (Eia), che ha alzato l’outlook relativo alla produzione di greggio a una media di 11,97 milioni di barili al giorno per quest’anno.

Tuttavia, la pressione al ribasso sui prezzi è stata in parte limitata dai dati positivi inerenti le scorte di petrolio negli Stati Uniti.

La scorsa settimana le riserve di petrolio, benzina e distillati sono diminuite, secondo fonti di mercato che citano i numeri dell’American Petroleum Institute (Api).

Le scorte di greggio sono scese di 2 milioni di barili, secondo l’Api, a fronte di attese degli analisti di un aumento di 400.000 barili.

Altri dati a cura dell’Eia verranno pubblicati alle 16,30.

Eni starebbe valutando insieme ad altri partner di promuovere una Spac da quotare sulla piazza londinese per un progetto industriale legato alla transizione energetica. L’iniziativa, secondo fonti vicine al dossier, sarebbe ancora nella fasi preliminari di confronto con gli
investitori. Secondo quanto riporta Bloomberg, i partner punterebbero ad una raccolta di almeno 200 milioni di euro. Eni non ha commentato l’indiscrezione.