Mercati – Denaro sulle piazze europee, Milano chiude a +2,7%

Giornata all’insegna degli acquisti per le borse europee, sostenute anche dall’andamento positivo di Wall Street. Il Ftse Mib di Milano guadagna il 2,7% e chiude a 27.128 punti, seguito dall’Ibex 35 di Madrid (+2%), Dax di Francoforte (+1,6%), il Cac 40 di Parigi (+1,5%) e il Ftse 100 di Londra (+1,0%).

Oltreoceano, avanzano Dow Jones (+0,8%), S&P500 (+1,2%) e Nasdaq (+1,5%). Passano momentaneamente in secondo piano le preoccupazioni legate alla prospettiva di una politica monetaria meno accomodante, mentre il focus si concentra sulle indicazioni positive provenienti dalla stagione di trimestrali.

Si allenta anche la pressione sul comparto del reddito fisso, innescata nei giorni scorsi dai timori per un rapido ritiro degli stimoli da parte delle banche centrali.

Domani, tuttavia, non è da escludere un nuovo aumento della volatilità in concomitanza con la pubblicazione dei dati americani sui prezzi al consumo di gennaio. Il report, dovrebbe evidenziare una nuova accelerazione oltre il 7% annuo, verrà monitorato dalla Fed per calibrare le misure di contrasto alle persistenti pressioni inflazionistiche. Al momento l’ipotesi più probabile è quella di almeno cinque ritocchi ai tassi di interesse e una parziale riduzione del bilancio dell’istituto entro fine anno.

In Europa, invece, il governatore della Banca di Francia Francois Villeroy de Galhau ha dichiarato che gli investitori potrebbero aver reagito in modo eccessivo ai commenti della scorsa settimana di Christine Lagarde. I toni del presidente della Bce hanno infatti indotto gli economisti ad anticipare le previsioni sugli aumenti dei tassi, mentre le successive rassicurazioni in merito ad un approccio cauto sono passate quasi inosservate.

Dall’agenda macroeconomica odierna sono giunti i dati di dicembre sulla produzione industriale italiana (-1% rispetto a novembre).

Sul Forex l’euro/dollaro si attesta a 1,144 mentre il cambio fra biglietto verde e yen è stabile a 115,4.

Tra le materie prime avanzano leggermente le quotazioni del greggio con il Brent (+0,7%) a 91,4 dollari e il Wti (+0,2%) a 89,5 dollari. Gli operatori valutano la ripresa delle trattative sul nucleare iraniano e l’allentamento delle tensioni in Ucraina, dopo il calo delle scorte statunitensi emerso dai dati settimanali dell’Energy Information Administration.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si contrae a 154 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,76%.

Tornando a Piazza Affari, tra le big cap acquisti soprattutto su Banco Bpm (+8,1%) all’indomani dei risultati. La banca ha battuto le attese degli analisti con un utile netto contabile di 569 milioni nel 2021, rispetto ai 21 milioni registrati nel 2020, grazie alla crescita dei ricavi, trainati dalle commissioni nette, e al calo delle rettifiche.

Bene anche Iveco (+6,9%) e Buzzi Unicem (+6,1%), che ha approvato oggi i conti come Finecobank (+4,3%) e Mediobanca (+2,1%). In calo invece Saipem (-2,85%) e Bper (-0,9%) che ha diffuso ieri i conti.