Mercati – Piazza Affari (+2,4%) guida l’Europa

Le borse europee accelerano ulteriormente dopo l’avvio positivo di Wall Street. Il Ftse Mib di Milano guadagna il 2,4% e torna sopra quota 27.000 punti, seguito dal Dax di Francoforte (+1,7%), il Cac 40 di Parigi (+1,6%), l’Ibex 35 di Madrid (+1,1%) e il Ftse 100 di Londra (+1%).

Oltreoceano, avanzano Dow Jones (+0,75%), S&P500 (+1,1%) e Nasdaq (+1,1%), con l’attenuarsi delle preoccupazioni legate alla prospettiva di una politica monetaria meno accomodante, mentre il focus si concentra sulle indicazioni positive provenienti dalla stagione di trimestrali.

Si allenta anche la pressione sul comparto del reddito fisso, innescata nei giorni scorsi dai timori per un rapido ritiro degli stimoli da parte delle banche centrali.

Domani, tuttavia, potrebbe esserci un nuovo aumento della volatilità in seguito alla pubblicazione dei dati americani sui prezzi al consumo di gennaio. Il report dovrebbe evidenziare una nuova accelerazione oltre il 7% annuo e verrà monitorato dalla Fed per calibrare le misure di contrasto alle persistenti pressioni inflazionistiche. Al momento l’ipotesi più probabile è quella di almeno cinque ritocchi ai tassi di interesse e una parziale riduzione del bilancio dell’istituto entro fine anno.

In Europa, invece, il governatore della Banca di Francia Francois Villeroy de Galhau ha dichiarato che gli investitori potrebbero aver reagito in modo eccessivo ai commenti della scorsa settimana di Christine Lagarde. I toni del presidente della Bce hanno infatti indotto gli economisti ad anticipare le previsioni sugli aumenti dei tassi, mentre le successive rassicurazioni in merito ad un approccio cauto sono passate quasi inosservate.

Dall’agenda macroeconomica sono giunti i dati di dicembre sulla produzione industriale italiana (-1% rispetto a novembre).

Sul Forex l’euro/dollaro si attesta a 1,143 mentre il cambio fra biglietto verde e yen è stabile a 115,5.

Tra le materie prime invertono la rotta le quotazioni del greggio con il Brent (+0,6%) a 91,3 dollari e il Wti (+0,4%) a 89,7 dollari. Gli operatori valutano la ripresa delle trattative sul nucleare iraniano e l’allentamento delle tensioni in Ucraina, in attesa dei dati settimanali dell’Energy Information Administration sulle scorte statunitensi.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund rimane in area 157 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,8%.

Tornando a Piazza Affari, tra le big cap acquisti soprattutto su Banco Bpm (+7%) all’indomani dei risultati. La banca ha battuto le attese degli analisti con un utile netto contabile di 569 milioni nel 2021, rispetto ai 21 milioni registrati nel 2020, grazie alla crescita dei ricavi, trainati dalle commissioni nette, e al calo delle rettifiche.

Bene anche Cnh (+5,3%) e Iveco (+5,1%), in calo Saipem (-1,6%) e Bper (-1,1%) che ha diffuso ieri i conti. Hanno approvato oggi i conti Buzzi Unicem (+4,7%), Finecobank (+3,2%) e Mediobanca (+2%).