Oil & Gas (-1%) – Greggio in calo, in evidenza Saras (+7,6%)

Chiusura positiva per le borse europee, con gli investitori che valutano l’outlook della crescita economica e dei risultati societari in un contesto di politica monetaria meno accomodante in attesa dei dati sull’inflazione Usa in uscita domani.

A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con un +0,3% a 26.411 punti. Il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha segnato un -1%, rispetto al -0,5% del corrispondente indice europeo.

In calo le quotazioni del greggio, in attesa del proseguimento delle trattative tra Stati Uniti e Iran che potrebbero ripristinare l’accordo sul nucleare del 2015 e con il potenziale allentamento delle tensioni geopolitiche in Ucraina.

Il raggiungimento di un’intesa tra Washington e Teheran potrebbe comportare una rimozione delle sanzioni ai danni dell’Iran, permettendo maggiori esportazioni di petrolio del paese dell’Opec+.

La finalizzazione dell’accordo potrebbe introdurre nel mercato oltre un milione di barili al giorno di greggio iraniano, equivalente a oltre l’1% dell’offerta globale, in un momento in cui diversi membri dell’Organizzazione faticano a rispettare i target produttivi.

A ciò si aggiungono le speranze di un attenuarsi della crisi ucraina, dopo che il presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato di aver ricevuto rassicurazioni dal leader russo Vladimir Putin sul fatto che non ci sarà un’ulteriore escalation.

Tra le big del comparto ancora in rosso Saipem (-3,9%), con le vendite che hanno colpito anche Eni (-1,1%) e Tenaris (-0,9%).

Nel segmento delle piccole e medie capitalizzazioni in evidenza Saras (+7,6%), con gli acquisti che hanno premiato anche Maire Tecnimont (+0,8%).