Il cda di Banca Ifis ha approvato il piano industriale 2022-2024, i cui driver di crescita sono la digitalizzazione, le partnership strategiche, l’efficienza e la sostenibilità.
I principali obiettivi del piano
Banca Ifis continuerà a focalizzarsi sui segmenti di business a più alta opportunità di crescita e redditività per rafforzare la leadership di mercato: Commercial & Corporate Banking per le PMI e Npl.
Nel 2024 sono previsti 164 milioni di utile netto (161 milioni di pertinenza della capogruppo) e un ROE del 9%; nel triennio 2022-2024 è atteso un utile netto cumulato di oltre 400 milioni.
La banca punta a creare valore per gli azionisti con una distribuzione di dividendi di circa 200 milioni cumulati nel periodo 2022-2024 corrispondente a un pay-out ratio attorno al 50 per cento. Il CET1 è atteso al 15,1% al 2024 e sarà prudenzialmente superiore al 14% in tutto l’arco del piano.
Moody’s ha assegnato a Banca Ifis il rating di ‘Baa3 (investment grade)’ con outlook stabile grazie alla profittabilità e alla solida posizione di capitale e di liquidità della banca.
Per sostenere una profittevole crescita, la banca ha definito un piano industriale basato su quattro pilastri:
- Digital: 76 milioni di nuovi investimenti in tecnologia digitale e un team dedicato per accelerare l’innovazione;
- Open: un modello di “Bank-as-a-platform” con l’avvio di partnership strategiche ad alto potenziale per cogliere opportunità sia nella distribuzione di prodotti di credito sia nell’acquisto e nella gestione degli Npl;
- Efficient: gestione rigorosa dei costi, automazione e ridefinizione dei processi per finanziare gli investimenti in digitalizzazione a servizio della crescita;
- Sustainable: interventi concreti per sviluppare il core business in ottica ESG e costituzione di un Social Impact Lab per promuovere progetti ad alto impatto sociale per la cultura, la salute e il territorio a favore di tutti gli stakeholder della banca.
Le persone sono al centro della trasformazione: previste 200 nuove assunzioni, di cui 150 giovani, e un programma di formazione e di reskilling per rafforzare e ampliare le competenze distintive dei dipendenti.
Principali target al 2024
- Ricavi in crescita da 603 milioni del 2021 a 689 milioni nel 2024 (Cagr del +5%), sostenuti dall’aumento dei volumi, dall’innovazione tecnologica e da nuove partnership strategiche. Il contributo alla crescita sarà equamente bilanciato per business e tipologia di asset;
- I costi operativi, al netto degli altri costi di natura prevalentemente straordinaria, passano da 348 milioni del 2021 a 372 milioni di euro nel 2024 (Cagr del +2%);
- Cost/income in netta diminuzione dal 62% del 2021 al 56% del 2024 grazie anche a mirate azioni di efficienza e di contenimento dei costi. La razionalizzazione dei costi contribuirà in modo importante a finanziare la trasformazione del business;
- Digitalizzazione come priorità strategica: investimenti per 76 milioni nei tre anni;
- Utile in deciso rialzo dai 102 milioni del 2021 (101 milioni di pertinenza della capogruppo) ai 164 milioni a fine piano (161 milioni ldi pertinenza della Capogruppo) grazie alle quattro leve strategiche;
- Crediti alla clientela: da 10,3 miliardi nel 2021 a 12,1 miliardi al 2024 trainati dal lancio di prodotti digitali, dalla crescita di segmenti ad alta redditività e dalle partnership con player strategici;
- Asset quality: Net Npe ratio in miglioramento dal 3,9% del 2021 al 2,8% del 2024;
- Funding: da 10,8 miliardi del 2021 ai 13,6 miliardi nel 2024. La banca continuerà a perseguire la diversificazione delle fonti di raccolta anche grazie a cartolarizzazioni e all’emissione di bond.
- CET1 ratio superiore al 14% in tutto l’arco del piano consentirà di sostenere la politica di dividendi della Banca;
- MREL significativamente superiore alle soglie dei requisiti normativi del 10%. Ratios regolamentari LCR (superiore a 1500% nel 2024) e NSFR (al 120% nel 2024) ampiamente al di sopra dei requisiti minimi regolamentari lungo l’intera durata del piano.
(segue approfondimento)