Banca Sistema ha archiviato il 2021 con un margine di intermediazione pari a 108 milioni (+6% a/a).
Il margine di interesse è salito a 82 milioni (+10%), mentre le commissioni nette sono calate a 15,7 milioni (-10%).
I costi operativi sono aumentati a 62,9 milioni (+14%), a seguito soprattutto dell’acquisizione del ramo d’azienda credito su pegno da Intesa Sanpaolo avvenuta nel terzo trimestre del 2020 e per il maggior costo di servicer/collector esterni.
Tali dinamiche hanno portato a un risultato lordo di gestione pari a 45,1 milioni (-3,6%) e, dopo rettifiche su crediti cresciute a 10,6 milioni (-3%) a causa di un adeguamento di valutazione pari a 2,4 milioni relativamente ad alcune fatture incluse nel perimetro del dissesto di un ente locale e a maggiori rettifiche sulle posizioni in dissesto a seguito dell’allungamento dei tempi attesi di incasso (1,4 milioni), il periodo si è chiuso con un utile netto di 23,3 milioni (-11%).
Dal lato patrimoniale, a fine dicembre 2021 i crediti verso clienti scendono a 2,9 miliardi (-4% rispetto al 31 dicembre 2020), mentre la raccolta da clientela sale a 2,5 miliardi (+14% rispetto a fine 2020).
Sul fronte della solidità patrimoniale, al 31 dicembre 2021 il CET1 ratio si fissa all’11,6% (12,6% al 31 dicembre 2020).
L’accelerazione dei pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni è attesa stabilizzarsi per i primi mesi del 2022, con un potenziale effetto di mantenimento dell’attuale redditività del factoring.
Questo fenomeno è stato guidato da fondi straordinari messi a disposizione da parte dello Stato centrale agli enti locali per fronteggiare il problema di liquidità derivante dalla pandemia. Non ci si aspetta che questo trend di accelerazione dei tempi di pagamento continuerà a seguito della riduzione dei trasferimenti straordinari da parte dello Stato agli enti locali.
La situazione inerente alla pandemia da Covid-19 è costantemente monitorata sia con riferimento ai mercati in cui opera il gruppo e di approccio al business, che di eventuali impatti a oggi non emersi che verrebbero riflessi se necessario sulle stime di valore di recupero delle attività finanziarie.