Nel pomeriggio le borse europee continuano a viaggiare prevalentemente in territorio positivo, nonostante la diffusione dei prezzi al consumo USA di gennaio che ha evidenziato un’inflazione ai massimi da febbraio 1982. Intorno alle ore 15:55, il FTSE MIB di Milano avanza dello 0,2% (27.177 punti), il FTSE100 di Londra dello 0,4%, il Dax di Francoforte dello 0,1% e l’Ibex35 di Madrid dello 0,3%. Arretrato il Cac40 di Parigi (-0,4%).
Apertura in ribasso invece per Wall Street, con il Dow Jones a -0,2%, lo S&P500 a -0,5% e il Nasdaq a -0,7%.
I prezzi al consumo Usa hanno registrato un aumento dello 0,6% su base mensile, leggermente superiore al consensus (+0,4%). La variazione su base annua si è attestata a +7,5%, sopra alle attese (+7,3%) e alla rilevazione del mese precedente (+7%). Il dato core, depurato delle componenti più volatili quali cibo ed energia, ha evidenziato un incremento dello 0,6% su base mensile (+0,5% consensus) e del 6% su base annua (+5,9% consensus).
La lettura del report odierno permetterà agli operatori di mercato di delineare più concretamente i futuri aumenti dei tassi di interessi da parte della FED. Per il momento, sono attesi almeno cinque rialzi dei tassi di interesse nel 2022 per placare le pressioni sui prezzi e un primo ritocco fino a 50 punti base.
Precedentemente, Loretta Mester e Raphael Bostic, rispettivamente presidenti della Fed di Cleveland e di Atlantia, avevano lasciato aperte tutte le possibilità in merito all’entità del primo ritocco di marzo (25 o 50 punti base), anche se Mester non ritiene necessario un intervento più marcato. Nel frattempo inizia tuttavia a prendere forma l’idea che il FOMC alzerà complessivamente tassi di quasi un punto percentuale nei prossimi quattro meeting.
Sul Forex l’euro/dollaro scende a 1,1407 mentre il cambio fra biglietto verde e yen risale a 116,19. Tra le materie prime avanzano le quotazioni del greggio con il Brent (+1%) a 92,51 dollari al barile e il Wti (+1,4%) a 90,88 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si amplia a 160 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,86%. In mattinata il Tesoro ha collocato 6,5 miliardi di Bot annuali con rendimenti in aumento a -0,324%.
Tornando a Piazza Affari, denaro su CNH (+3,3%) e TIM (+3,2%) dopo l’ok in Brasile all’acquisto degli asset di OI. Positiva anche Unicredit (+2,4%). In calo Ferrari (-2,3%), Moncler (-2,4%) e Nexi (-4,7%) che ha diffuso i risultati preliminari del 2021.