Le borse europee dovrebbero iniziare la seduta poco mosse, in attesa oggi del dato sull’inflazione Usa attentamente monitorato per capire quanto rapidamente la Federal Reserve ridurrà i propri stimoli monetari.
Chiusura in rialzo ieri a Wall Street, con i principali indici americani alla seconda seduta consecutiva di guadagni proseguendo il recupero. Il Nasdaq è salito del 2,1%, lo S&P 500 dell’1,5% e il Dow Jones dello 0,9%.
Tra i mercati asiatici, stamane, Tokyo ha terminato in positivo dello 0,4%, mentre Shanghai avanza dello 0,2% e Hong Kong oscilla sulla parità.
L’attenzione degli operatori oggi sarà rivolta soprattutto sul report sui prezzi al consumo Usa a gennaio, attesi in crescita di oltre il 7%, con un’eventuale lettura a sorpresa che potrebbe alimentare la volatilità sui mercati.
Gli investitori al momento prevedono almeno cinque rialzi dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve quest’anno, anche se il dato di oggi potrebbe modificare le aspettative sul ritmo degli interventi dell’istituto di Washington.
Il presidente della Fed di Cleveland, Loretta Mester, e della Fed di Atlanta, Raphael Bostic, hanno dichiarato che tutte le opzioni sono sul tavolo per l’ammontare del primo rialzo dei tassi a marzo, non ritenendo però che la situazione richieda un ritocco da 50 punti base.
Sempre sul fronte macro, l’agenda di oggi non prevede appuntamenti rilevanti in Europa, mentre nel pomeriggio in Usa usciranno anche i dati sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione.
Per quanto riguarda l’azionario, in agenda oggi i Consiglio di amministrazione per l’approvazione dei risultati di Banca Generali, Banca Mediolanum, Nexi e Unipol (comunicato domani mattina).