Mercati – Timidi rialzi in Europa prima dei dati Usa, Piazza Affari la migliore

Borse europee in lieve rialzo, mentre viaggiano poco mossi i futures di Wall Street in attesa dei dati americani sui prezzi al consumo di gennaio.

Il Ftse Mib di Milano avanza dello 0,7% in area 27.300 punti, seguito dall’Ibex 35 di Madrid (+0,5%), il Dax di Francoforte (+0,3%), il Ftse 100 di Londra (+0,3%) e il Cac 40 di Parigi (+0,1%).

Variazioni contenute per i derivati su Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq, dopo i guadagni della seduta precedente, trainata dai tecnologici.

Attenzione rivolta al report odierno sull’inflazione statunitense, da cui si prospetta una nuova fiammata oltre il 7%. I dati verranno interpretati dagli operatori per anticipare le prossime mosse della Fed, da cui sono attesi al momento almeno cinque rialzi dei tassi di interesse nel 2022 per placare le pressioni sui prezzi.

Una lettura a sorpresa in entrambi i sensi potrebbe spostare le scommesse sul ritmo con cui verrà aumentato il costo del denaro, alimentando ulteriormente la volatilità su azioni e obbligazioni.

Loretta Mester e Raphael Bostic, rispettivamente presidenti della Fed di Cleveland e di Atlantia, hanno lasciato aperte tutte le possibilità in merito all’entità del primo ritocco a marzo (25 o 50 punti base), anche se Mester non ritiene necessario un intervento più marcato. Entrambi indicano invece una preferenza per l’avvio entro fine anno della riduzione del bilancio.

Nel pomeriggio, sempre dagli Usa, sono attesi anche i dati sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, sempre utili per valutare lo stato di salute del mercato del lavoro a stelle e strisce.

Sul Forex l’euro/dollaro staziona a 1,144 mentre il cambio fra biglietto verde e yen risale a 115,8. Tra le materie prime avanzano le quotazioni del greggio con il Brent (+0,6%) a 92,2 dollari e il Wti (+0,9%) a 90,5 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si amplia a 156 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,78%. In mattinata il Tesoro ha collocato 6,5 miliardi di Bot annuali con rendimenti in aumento a -0,324%.

Tornando a Piazza Affari, tra le big cap acquisti soprattutto su Nexi (+3,4%) prima dei conti, Tim (+2,9%) con focus sulla rete e dopo l’ok in Brasile all’acquisto degli asset di Oi e Unicredit (+2,8%). In calo Ferrari (-0,7%), Amplifon (-0,8%) e Prysmian (-1%).