Nell’ultima seduta il Ftse Mib ha chiuso in rialzo dello 0,2% a 27.190 punti, mentre il Ftse Italia Automobili e Componentistica ha registrato il -1,3% rispetto al -0,3% del corrispondente indice settoriale europeo.
Lo scorso mese, i prezzi al consumo negli Stati Uniti sono cresciuti del 7,5% su base annua, oltre il 7,3% del consensus e il 7% registrato a dicembre, con l’indice core, al netto di alimentari ed energia, in aumento del 6% (stima 5,9%, dicembre 5,5%).
Dati che nel complesso rafforzano le aspettative di un consistente aumento dei tassi di interesse da parte della Fed quest’anno. L’ipotesi più quotata è quella di un rialzo di un punto percentuale da marzo a luglio, equivalente a quattro interventi da 25 punti base in altrettanti meeting.
Aspettative che hanno innescato una nuova impennata degli yield dei Treasuries e un apprezzamento del biglietto verde. Il rendimento del decennale americano sale di 8 punti base superando il 2%. Ieri sono stati diffusi anche i dati sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, in calo a 223 mila unità.
Tra le big del settore spicca Cnh (+4,3%), più staccate tutte le altre. In particolare arretra Ferrari (-2,4%).
Poco mosso il segmento delle mid cap, mentre tra le small cap arretra Sogefi (-2,5%).