Banco Bpm, oggetto di nuovi rumor speculativi di M&A, riesce a entrare in contrattazione, segnando intorno alle 12:25 uno scatto del 6,8% a 3,45 euro, mentre l’indice di settore lascia sul terreno l’1,4 per cento.
Secondo indiscrezioni riportate da Il Messaggero, UniCredit (-1,3% a 15,64 euro) avrebbe messo nel mirino la banca di piazza Meda.
Il giornale aggiunge che nei piani alti della finanza c’è chi non esclude che a cavallo del week end l’istituto di piazza Gae Aulenti possa farsi avanti con una proposta (c’è chi parla addirittura di Opa) di acquisizione per Banco Bpm. La voce sarebbe filtrata anche in ambienti del governo, riferisce ancora il quotidiano.
“Non vedo opportunità per altre fusioni, per quanto ci riguarda. Siamo concentrati nel realizzare buoni risultati e sostenere il prezzo delle nostre azioni. Un anno fa eravamo molto attivi sull’M&A, mentre oggi siamo concentrati sul piano” ha affermato lo scorso 8 febbraio il Ceo di Banco Bpm, Giuseppe Castagna, nel corso della conference call sui conti.
“Oggi siamo più concentrati sulle nostre performance e sul raggiungimento degli obiettivi del nostro business plan” appena approvato “e di cui siamo molto soddisfatti. La banca ora è più redditizia, in linea con le aspettative del mercato e siamo fiduciosi di poter raggiungere i target e remunerare ancora meglio i nostri azionisti”, ha aggiunto Castagna.
In una recente intervista rilasciata a Il Corriere della Sera Andrea Orcel, Ceo di UniCredit, ha spiegato che la priorità è la crescita organica, sottolineando che “è concepibile che UniCredit faccia un’operazione ma solo a patto che acceleri il nostro business, abbia senso strategico e generi valore per gli azionisti”.
“A nostro parere, la strada delle acquisizioni e delle integrazioni va valutata alla luce della strategia complessiva. Eventuali fusioni non devono portarci a deragliare dal piano triennale che abbiamo annunciato il mese scorso. UniCredit ha individuato le sue priorità strategiche e vuole proseguire su questa strada”, ha poi precisato Orcel.
Secondo altre indiscrezioni di stampa, riportate da Radiocor, al momento nessuna manovra sarebbe in corso, anche perché non ci sarebbero le condizioni per una fusione in linea con gli obiettivi di Orcel. Da UniCredit è arrivato un “no comment”.