Mercati – Apertura in calo per l’Europa, Ftse Mib a -0,9%

Apertura negativa per le borse europee, mentre il mercato obbligazionario resta sotto pressione dopo l’accelerazione dell’inflazione statunitense superiore alle attese evidenziata ieri dai dati Usa.

A Milano il Ftse Mib lascia sul terreno lo 0,9% a 26.960 punti. In calo anche l’Ibex 35 di Madrid (-1,1%), il Cac 40 di Parigi (-0,8%), il Dax di Francoforte (-0,7%) e il Ftse 100 di Londra (-0,4%).

I prezzi al consumo negli Stati Uniti a gennaio sono cresciuti del 7,5% su base annua, al top dal 1982 e superando le previsioni degli analisti, mentre il dato core, al netto delle componenti più volatili come alimentari ed energetici, ha segnato un +6%.

L’appiattimento della curva dei Treasury suggerisce che gli investitori si aspettano un rallentamento della crescita economica, con la Federal Reserve impegnata ad alzare il costo del denaro e ridurre il proprio bilancio per combattere le pressioni inflazionistiche.

Il rendimento del biennale americano ha registrato la maggiore impennata giornaliera dal 2009 e quello del decennale è salito oltre la soglia del 2% per la prima volta dal 2019, dopo i commenti hawkish del presidente della Fed di St. Louis James Bullard seguiti alla lettura dell’inflazione.

Bullard ha dichiarato di essere favorevole a un incremento dei tassi di un intero punto percentuale entro l’inizio di luglio, incluso il primo ritocco da 50 punti base e avanzando la possibilità di un intervento al di fuori dei meeting programmati.

In Europa, invece, la Commissione europea ha previsto un aumento dell’inflazione dal 2,6% nel 2021 al 3,5% nel 2022, per poi rallentare all’1,7% l’anno prossimo, rispetto alle indicazioni dello scorso autunno che prevedevano una crescita del 2,2% quest’anno e dell’1,4% nel 2023.

Intanto sul Forex il biglietto verde consolida i guadagni registrati ieri nei confronti delle altre valute, con il cambio euro/dollaro tornato sotto quota 1,14 a 1,139 e il dollaro/yen salito in area 116.

Tra le materie prime in lieve ribasso le quotazioni del greggio con il Brent (-0,2%) a 91,3 dollari e il Wti (-0,1%) a 89,9 dollari, avviandosi a registrare la prima settimana in calo dopo sette di rialzi.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 163 punti base con il rendimento del decennale italiano all’1,91%, in attesa delle nuove emissioni da parte del Mef per un ammontare complessivo di 6,25-7,75 miliardi.

Tornando a Piazza Affari, in calo Stm (-1,8%), Intesa Sanpaolo (-1,7%), Banca Mediolanum (-2,1%), Banca Generali (-1,9%) e Stellantis (-1,5%). In ribasso anche Unipol (-1%), dopo la pubblicazione questa mattina prima dell’apertura dei mercati dei risultati preliminari 2021.