Mps – Titolo in corsa (+7,1%), il ministro Franco: “Diventi più solida e in futuro una partnership”

Mps in rally a Piazza Affari. Intorno alle 17:10 il titolo segna un balzo del 7,1% a 1,04 euro, mentre l’indice di settore cede l’1,2 per cento.

Nei giorni scorsi il cda ha deciso di revocare le deleghe a Guido Bastianini, affidando l’incarico di Ceo a Luigi Lovaglio.

“Il board, su proposta congiunta del comitato nomine e del comitato remunerazione, è giunto all’unanimità alla conclusione che Lovaglio, in virtù della sua rilevante esperienza anche a livello internazionale, unita alla profonda conoscenza del settore bancario italiano, sia il profilo più idoneo a ricoprire il ruolo di amministratore delegato e direttore generale di Mps”, si legge nella nota.

La nomina di Lovaglio ha trovato il pieno appoggio del Tesoro, primo azionista della banca senese con il 64,2% del capitale, per dare un forte segnale di discontinuità, riferisce Il Sole 24 Ore.

L’avvicendamento al timone della banca senese avviene in un momento particolare per la banca, con il MEF che sta avendo interlocuzioni con la Commissione Europea per ricevere il via libera alla proroga della presenza pubblica nel capitale dell’istituto toscano e definire un nuovo iter per la privatizzazione.

A Lovaglio spetterà il compito di definire un nuovo piano industriale, da cui dipenderanno le tempistiche per l’aumento di capitale da 2,5 miliardi (di cui 900 milioni da raccogliere sul mercato oltre alla quota di pertinenza del Tesoro). Secondo quanto riferisce il quotidiano, i tempi si allungheranno, con la ricapitalizzazione che non sarà finalizzata prima della fine del 2022.

Uno dei punti fondamentali che il neo Ceo dovrà smarcare per il rilancio della banca riguarda la riduzione del cost/income ratio, con la definizione dei potenziali esuberi necessari.

Dalla revisione della strategia (e i relativi impatti sui conti) dipenderanno poi le modalità di uscita del Tesoro dal capitale.

Sulla questione Mps è intervenuto anche Daniele Franco, titolare del Tesoro: “Ovviamente abbiamo un interesse più rilevante per Mps di cui il Tesoro detiene i due terzi. Negli scorsi giorni il cda ha deciso all’unanimità un cambiamento nella gestione, è importante che Mps diventi più solida e continui a svilupparsi avendo a mente un futuro che potrebbe essere di una partnership. È assolutamente importante che si consolidi e mantenga le radici e un brand che è quello della più antica banca europea”, ha affermato Franco in conferenza stampa.