Oil & Gas (+0,2%) – Rimbalzo di Saipem (+2,7%)

Chiusura incerta per le borse europee, dopo che i dati sull’inflazione Usa hanno evidenziato un’accelerazione superiore alle attese alimentando le aspettative di un rapido aumento dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve.

A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con un +0,2% a 27.190 punti. Il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha segnato un +0,2%, rispetto al -0,4% del corrispondente indice europeo.

In rialzo le quotazioni del greggio dopo il calo superiore alle attese delle scorte Usa evidenziato mercoledì dai dati Eia, con i guadagni limitati dal rafforzamento del dollaro e con gli investitori in attesa dell’esito dei negoziati nucleari tra Usa e Iran.

Il biglietto verde ha registrato un’impennata nei confronti delle altre valute dopo che i dati sull’inflazione Usa hanno evidenziato un’accelerazione superiore alle previsioni, alimentando le aspettative su un ingente aumento dei tassi di interesse da parte della Fed quest’anno.

Gli operatori monitorano, inoltre, l’evoluzione delle trattative tra Washington e Teheran, con il raggiungimento di un accordo che di un accordo potrebbe portare alla revoca delle sanzioni Usa sul greggio iraniano.

Tra le big del comparto rimbalzo di Saipem (+2,7%), che secondo fonti di stampa starebbe lavorando con le banche per un prestito ponte da 500 milioni per rimborsare il bond (dello stesso ammontare) da rimborsare ad aprile.

Le banche avrebbero posto una condizione per i due maggiori soci (ENI e CDP) a coprire almeno 1 miliardo della futura ricapitalizzazione, con un aumento di capitale da almeno
1,5 miliardi parte della manovra finanziaria da approvare il 23 febbraio congiuntamente ai risultati 2021.

In rialzo anche Tenaris (+1%), mentre ha chiuso poco sopra la parità Eni (+0,3%). Nel segmento delle piccole e medie capitalizzazioni bene Saras (+2%) e Maire Tecnimont (+1,1%).