Il 2021 di Unipol h registrato una raccolta premi per 13.323 milioni (+9,2% a/a), grazie all’apporto di entrambi i segmenti core. Il periodo si è chiuso con un utile netto di 796,4 milioni (-7,9%; il 2020 era stato influenzato dalla riduzione dei sinistri grazie ai lockdown).
“Nel 2021, anno pur ancora condizionato dalla pandemia, le limitazioni alla circolazione delle persone sono state “meno impattanti mentre è proseguito il calo del premio medio Rc Auto, con conseguente impatto sulla redditività tecnica del business”, spiega Unipol in una nota.
La raccolta premi si è fissata a 13.323 milioni (+9,2% a/a), al cui interno gran parte del contributo fa capo alla controllata UnipolSai.
La raccolta premi riferita al ramo vita è salita a 5.386 milioni (+24,4%). Il mix della raccolta è stato orientato principalmente verso prodotti multiramo e unit linked, che hanno registrato una significativa crescita.
La compagnia UnipolSai ha riportato una raccolta premi pari a 2.870 milioni (-7,4% a causa di alcuni contratti di importo rilevante che avevano influenzato il dato del 2020), mentre nel canale di bancassicurazione Arca Vita, unitamente alla controllata Arca Vita International, ha registrato una raccolta premi di 2.423 milioni (+112,6%), beneficiando anche degli effetti positivi legati all’ampliamento della rete di Bper a seguito dell’acquisizione di sportelli ex Ubi Banca e Intesa Sanpaolo.
La raccolta del segmento danni è cresciuta a 7.943 milioni (+0,8%), grazie ai buoni risultati ottenuti dal comparto non auto (+5,3% a 4.105 milioni, favoriti dal contesto di ripresa economica del Paese, dalla spinta commerciale fornita dalle reti di vendita e dal costante interesse della clientela su prodotti salute dove il guppo vanta una posizione di leadership, che hanno permesso di assorbire il calo registrato nel ramo auto (-3,7% a 3.985 milioni, ed è stata ancora una volta impattata dalla discesa del premio medio in un contesto di mercato che si conferma molto concorrenziale).
A suddetto ammontare contribuiscono la compagnia UnipolSai, che ha registrato premi per 6.721 milioni (-0,7%; risentendo del calo del premio medio Rc Auto), Linear, che ha riportato una raccolta premi per 185 milioni (+0,1%), UniSalute, che ha raccolto premi pari a 519 milioni (+7,5%),c he conta circa 11 milioni di clienti e ha gestito 4,2 milioni di sinistri nel 2021, attraverso un network di oltre 20 mila strutture convenzionate.
Si conferma la strategicità del business bancassicurativo in cui operano Arca Assicurazioni (190 milioni; +35,4%) e Incontra (109 milioni; +29,5%). Tale modello ha valorizzato il know how distintivo di Unipol, attraverso le filiali dei diversi partner bancari nelle quali vengono venduti i prodotti del gruppo.
Il Combined ratio, al netto della riassicurazione, è salito al 95% (87% nel 2020; in un contesto straordinariamente impattato dalle restrizioni alla mobilità).
UnipolRental, la società di noleggio a lungo termine del gruppo, ha chiuso l’esercizio 2021 con un forte sviluppo del business. Il totale veicoli immatricolati al 31 dicembre 2021 è stato pari a 14.438 unità rispetto alle 9.562 dello scorso anno, grazie anche alla spinta produttiva del canale agenziale che ha intermediato oltre il 20% del portafoglio contratti della società, raggiungendo le 1.000 unità al mese.
Il protrarsi dell’emergenza Covid-19, specialmente nel primo semestre e nell’ultima parte dell’esercizio, ha determinato, come nel 2020, una flessione del business nel settore turistico con conseguenti impatti sulla redditività. UnipolReC ha confermato, invece, un risultato economico positivo.
Il periodo si è chiuso con un utile netto di 796,4 milioni (-7,4%; il 2020 fu particolarmente influenzato dalla riduzione della sinistralità conseguente ai lockdown decretati dal Governo per fronteggiare la pandemia Covid-19), beneficiando di 144 milioni derivanti dal consolidamento pro-quota del risultato di Bper.
Dal lato patrimoniale, a fine dicembre 2021 il patrimonio netto sale a 9.722 milioni (9.525 milioni al 31 dicembre 2020).
Sul fronte della solidità patrimoniale, al 31 dicembre 2021 il Solvency ratio si fissa al 216% (216% a fine 2020).
Anche nel triennio 2019-2021, analogamente ai piani strategici precedenti, sono stati raggiunti e superati i target di redditività, solidità patrimoniale e remunerazione per gli azionisti fissati nel piano industriale, come dimostrano l’ottenimento di utili consuntivi consolidati cumulati del gruppo Unipol pari a 2.326 milioni di euro, contro i 2.000 milioni di target di piano, e l’erogazione di dividendi cumulati previsti per 617 milioni (600 milioni i target di piano) e il Solvency II ratio nel range 153-216% (140-160% i target di piano).