Mercati asiatici – Cedono terreno in un contesto appesantito dai timori geopolitici

Seduta negativa per i principali listini asiatici in un clima appesantito dai rischi geopolitici legati alla situazione in Ucraina.

Il colloquio telefonico tra i presidenti di Usa e Russia, Joe Biden e Vladimir Putin, non ha portato ad alcuna svolta con i due leader che hanno sostanzialmente ribadito le proprie posizioni.

Gli Stati Uniti hanno avvertito che l’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca potrebbe essere imminente nonostante la Russia abbia ripetutamente negato di voler entrare nel territorio mentre le forze diplomatiche restano al lavoro per tentare di risolvere la situazione.

Il tutto in un clima già gravato dai timori legati all’inflazione elevata e alle prospettive di politiche monetarie restrittive e di rialzi dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve.

Sul forex, intanto, il cambio euro/dollaro si attesta in area 1,134 e il dollaro yen a 115,3. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+1,3%) a 95,66 dollari al barile e il Wti (+1,5%) a 94,5 dollari al barile. Oro a 1.854 dollari l’oncia (+0,7%).

Tornando ai listini asiatici, in Cina Shanghai e Shenzhen segnano rispettivamente -1,2% e -0,8%. Hong Kong a -1,4%.

Giù anche il Giappone con Nikkei -2,2% e Topix -1,6%.

Il tutto dopo le seguenti chiusure di venerdì a Wall Street: Nasdaq (-2,8%), S&P500 (-1,9%) e Dow Jones (-1,4%).