Mercati Usa – Apertura in lieve ribasso, S&P 500 a -0,2%

Partenza debole a Wall Street, in un clima appesantito dai timori legati all’escalation delle tensioni geopolitiche per la crisi in Ucraina. Dopo pochi minuti di scambi, il Nasdaq cede lo 0,3%, lo S&P 500 lo 0,2% e il Dow Jones lo 0,1%.

Gli operatori monitorano l’aggravarsi della situazione in Ucraina, che ha aggiunto incertezza ad un contesto già penalizzato dall’elevata inflazione e dalla prospettiva di un minor supporto dalle banche centrali.

Gli Stati Uniti hanno avvertito che un’invasione russa potrebbe essere imminente, mentre Mosca ha accusato Washington di non soddisfare le sue richieste, rafforzando i timori di un potenziale conflitto.

Il ministro degli esteri russo, Sergei Lavrov, ha però dichiarato che la Russia intende proseguire i colloqui con gli Usa e i suoi alleati, suggerendo la volontà del Cremlino di trovare una soluzione diplomatica.

Intanto sul Forex il biglietto verde si rafforza nei confronti delle altre valute, in attesa di un nuovo intervento del presidente della Fed di St. Louis Jamers Bullard, i cui commenti hawkish della scorsa settimana avevano innervosito i mercati. Il cambio euro/dollaro arretra a 1,131 e il dollaro/yen sale a 115,5.

Tra le materie in ribasso le quotazioni del greggio con il Brent (-0,8%) a 93,7 dollari e il Wti (-0,7%) a 92,5 dollari, dopo aver toccato nuovi massimi da oltre sette anni in scia ai timori di un possibile conflitto in Europa.

Un’eventuale aggressione militare della Russia contro l’Ucraina potrebbe infatti far scattare sanzioni da parte di Stati Uniti ed Europa, che potrebbero danneggiare le esportazioni da parte di uno dei principali produttori di petrolio.

Nel comparto obbligazionario, infine, il rendimento del decennale americano risale di circa cinque punti base all’1,98% e quello del biennale di nove punti base all’1,59%.