Banche (-3,1%) – Avvio con segni rossi diffusi

Il Ftse Italia Banche inizia l’ottava con un ribasso del 3,1% e in linea all’analogo indice europeo (-3,8%), frenando anche il Ftse Mib (-2%).

Gli operatori monitorano l’aggravarsi della situazione in Ucraina, che ha aggiunto incertezza ad un contesto già penalizzato dall’elevata inflazione e dalla prospettiva di un minore supporto dalle banche centrali.

Gli Stati Uniti hanno avvertito che un’invasione russa potrebbe essere imminente, mentre Mosca ha accusato Washington di non soddisfare le sue richieste, rafforzando i timori di un potenziale conflitto.

In Europa (inclusa l’Italia) e nel Mondo il focus resta anche sull’andamento dei contagi e sulla prosecuzione della campagna vaccinale. La nuova variante Omicron si diffonde molto più facilmente ma sembra essere meno letale; quindi gli impatti sulla ripresa economica in atto dovrebbero essere gestibili.

In questo scenario, con lo spread allargatosi in area 170 pb, sul comparto bancario sono prevalse le prese di beneficio.

Sul Ftse Mib scatta qualche realizzo su Banco Bpm (-0,6%), tornato al cento dei rumor di M&A su un potenziale interesse di UniCredit (-4,2%), anche se il Ceo Giuseppe Castagna ha ribadito che la banca è impegnata in un percorso di crescita stand alone. Rallenta Bper (-3,8%), concentrata sul deal Carige.

Sul Mid Cap ritraccia Mps (-6%), in attesa delle prime mosse del neo Ad Luigi Lovaglio e di novità sulle interlocuzioni tra il Tesoro e l’UE per la proroga della presenza pubblica nel capitale. Resiste Credem (0,0%), che potrebbe valutare eventuali opportunità di crescita esterna.

Sullo Small Cap ok Carige (+2,3%), su cui sta lavorando Bper, mentre rallenta Banca Profilo (-0,4%), tornata al centro dell’attenzione per la cessione della quota di controllo.