Mercati – Europa in miglioramento su allentamento tensioni in Ucraina, Milano +1,4%

Dopo un avvio cauto le borse europee accelerano, beneficiando dei parziali segnali di distensione della crisi in Ucraina. In miglioramento anche i futures di Wall Street, con un occhio sempre rivolto alla politica monetaria.

A Piazza Affari il Ftse Mib avanza dell’1,4% in area 26.770 punti, ben intonato come il Dax di Francoforte (+1,4%), il Cac 40 di Parigi (+1,4%), l’Ibex 35 di Madrid (+1,2%) e il Ftse 100 di Londra (+0,6%). Rialzi fra l’1% e il 2% per i derivati su Dow Jones, S&P500 e Nasdaq dopo la chiusura debole di ieri.

Secondo quanto annunciato dall’agenzia russa Interfax, alcune truppe di Mosca starebbero tornando alle basi dopo le esercitazioni sui confini ucraini. Nel frattempo, il cancelliere tedesco Olaf Scholz è atteso ad un incontro con il presidente russo Vladimir Putin all’indomani della visita in Ucraina, a testimonianza dei continui sforzi diplomatici su tutti i fronti.

Dinamica che fa ben sperare per una soluzione pacifica dopo l’escalation di tensioni degli ultimi giorni, che ha aggiunto ulteriore incertezza in un contesto già appesantito dalle persistenti pressioni inflazionistiche e dalla prospettiva di un minor supporto all’economia dalla politica monetaria.

A tal proposito, gli operatori guardano alle minute della Fed in uscita domani sera dopo gli ultimi commenti di alcuni membri del Fomc. Tra questi, James Bullard ha ribadito la necessità di intervenire al più presto per contrastare l’aumento dei prezzi e si è detto favorevole ad un ritocco dei tassi di 50 punti base a marzo. Più cauta Esther George, della Fed di Kansas City, secondo cui la banca centrale dovrebbe adottare un approccio sistematico nella rimozione degli stimoli, senza forzare i tempi.

In Europa, il presidente della Bce Christine Lagarde ha ribadito che gli aggiustamenti di politica monetaria saranno graduali, con l’obiettivo di raggiungere la stabilità dei prezzi nel medio periodo.

Per quanto riguarda l’agenda macroeconomica, l’indice ZEW di febbraio sulla fiducia degli investitori istituzionali tedeschi è cresciuto a 54,3 punti dai 51,7 punti di gennaio, seppur al di sotto delle attese (55 punti), evidenziando un miglioramento del sentiment man mano che vengono allentate le restrizioni introdotte per arginare la pandemia.

La seconda lettura relativa al Pil dell’eurozona del quarto trimestre 2021 ha confermato invece quanto emerso nella prima stima, con aumento congiunturale dello 0,3% e un’espansione del 4,6% su base annua. Nel pomeriggio, focus sui prezzi alla produzione statunitensi di gennaio.

Sul Forex l’euro/dollaro risale a 1,135 mentre il cambio fra biglietto verde e yen è poco mosso in area 115,6. Tra le materie prime arretrano le quotazioni del greggio, in scia alle minori tensioni in Ucraina, con il Brent (-2,6%) a 94,0 dollari e il Wti (-2,9%) a 92,7 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è sostanzialmente stabile in prossimità dei 168 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,97%.

Tornando a Piazza Affari, fra le aziende più capitalizzate spicca Bper (+4,3%) dopo l’accordo per l’acquisto dell’80% di Carige. Seguono Exor (+3,1%) e Stellantis (+2,9%). Positiva Banco Bpm (+2,8%), in scia alle voci di una possibile aggregazione con Unicredit (+1,5%), e Banca Generali (+2,4%), all’indomani della presentazione del piano strategico, mentre perdono terreno Eni (-0,4%), Saipem (-0,9%) e Interpump (-3%), quest’ultima dopo aver diffuso ieri i conti.