Il patto di sindacato (costituito in gran parte dalle coop) che raggruppa circa il 30% del capitale di Unipol, ha compiuto una scelta fondamentale nella futura revisione dell’assetto di governance della compagnia.
Con la prossima uscita dell’attuale presidente Pierluigi Stefanini, sarà Carlo Cimbri, attuale Ceo della holding bolognese, a subentrargli.
“Unipol è un gruppo solido e ben gestito. Carlo Cimbri ne è da 16 anni alla guida operativa e conosce la società e le cooperative azioniste da oltre trent’anni. Gode della fiducia di tutti ed è, lo dicono i risultati, una personalità molto stimata dal mercato. Per questo il patto di sindacato ritiene che Cimbri possa essere, nel ruolo di presidente, il migliore riferimento per i soci. Il nuovo cda valuterà insieme a Cimbri i necessari adeguamenti nella governance del gruppo”, ha affermato in un’intervista rilasciata a Il Sole 24 Ore Mario Cifiello, presidente di Coop Alleanza 3.0, primo azionista di Unipol con il 22,2% del capitale. Il nuovo assetto verrà messo a punto dal futuro cda di Unipol che verrà votato in assemblea a fine aprile.
Il nuovo assetto di governance verrà definito dal futuro cda di Unipol, che sarà eletto dall’assemblea fissata per fine aprile.
Gli azionisti storici hanno aumentato il loro peso nell’azionariato di Unipol grazie anche alla holding Koru, finanziaria delle coop. “Con Koru, che ha acquistato sul mercato una partecipazione oltre il 3%, le cooperative hanno inteso rafforzare la propria posizione nel gruppo cui riconoscono un’efficace capacità di remunerare il capitale e di creare valore nel tempo. Questo conferma il convinto impegno delle coop e la strategicità che Unipol riveste per il nostro mondo”, ha riportato Cifiello.