Mercati Usa – Rimbalzano con convinzione

La diminuzione della tensione russo-americana sul fronte ucraino innesca la prima forte discesa del prezzo del greggio ed il conseguente rally dei mercati azionari a stelle e strisce.

Wall Street parte già in deciso rialzo sulla scia dei listini europei riuscendo a recuperare ogni minimo storno intraday ed accelerando nel finale per chiudere sui massimi.

Il bilancio finale termina con il Russell 2000 in guadagno del 2,8%, il Nasdaq del 2,5%, lo S&P500 del 1,6% ed il Dow Jones del 1,2%.

Il listino tecnologico si è esaltato anche per la performance di Nvidia (+9%) la quale vola in scia alla pubblicazione di una confortante trimestrale trascinando dietro di sé AMD (+6,3%), Tesla (+5,3%) ed Apple (+2,3%).

VIX in forte ribasso (-9%) a 25,7 punti nel tentativo di contenere la volatilità dei giorni precedenti.

Sul mercato obbligazionario tornano a salire i rendimenti con il Tbond che sfonda di nuovo la barriera del due percento guadagnando sette punti base al 2,06%.

Materie prime in generale discesa con qualche rara eccezione. Il petrolio cede il quattro per cento scivolando al di sotto dei 92 dollari al barile mettendo a segno la peggiore seduta da inizio anno.

Materie prime agricole in generale calo con frumento che cede un punto percentuale, il mais e la soia due, mentre il caffè (+2%) continua invece la sua corsa.

Il ritorno di euforia sui mercati azionari frena la risalita dei due principali metalli preziosi con l’oro che cede quasi un punto percentuale ma riesce a chiudere al di sopra del supporto a $1.850 l’oncia dopo aver invano superato la resistenza a $1.880. L’argento, invece, cede il due per cento recuperando un punto rispetto alla caduta intraday.

Sul mercato valutario, il dollaro torna ad indebolirsi chiudendo la giornata a 1,135 nei confronti della moneta unica.