Utility (+1,7%) – Terna (+2,4%) sovraperforma il settore

Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un +1,7%, meglio del corrispondente europeo (+1,5%) ma al di sotto del Ftse Mib (+2,1%).

Seduta positiva per le borse europee, che rimbalzano dopo le vendite di lunedì grazie anche ai timidi segnali di distensione dall’Ucraina dopo il ritiro di alcune truppe russe dai confini. Focus anche sulla politica monetaria, in attesa delle minute della Fed. Dall’agenda macro sono giunti i dati sui prezzi alla produzione industriale americani, in accelerazione oltre le attese, e l’indice Zew tedesco, che indica un miglioramento del sentiment degli investitori istituzionali tedeschi.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si riduce a 166 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,97%.

Tornando al comparto utility di Piazza Affari, tra le big la migliore Terna (+2,4%).

Snam (+1,2%) ha siglato con Airbus e SAVE un Memorandum of Understanding per promuovere l’uso dell’idrogeno come vettore energetico sostenibile nel settore aeroportuale e nel trasporto aereo.

Hera (+0,9%) ha reso noto che lo scorso 10 febbraio 34 azionisti pubblici di Hera, già sottoscrittori del Contratto di Sindacato di Voto e di Disciplina dei Trasferimenti Azionari perfezionatosi il 28 aprile 2021, hanno sottoscritto il “Contratto di Sindacato dei Soci pubblici di Hera S.p.A. dell’Area di Bologna” avente ad oggetto la disciplina delle modalità di consultazione e assunzione congiunta delle decisioni delle Parti relative alla loro partecipazione in Hera, nonché delle modalità di circolazione delle Azioni Sindacate.

Tra le mid, ha fatto meglio Alerion Clean Power (+3,1%), mentre fra le small ha chiuso in coda EEMS (-1,4%) il cui Cda ha deliberato il trasferimento della sede legale da Viale Giovanni Battista Pirelli n. 30 a Piazza Cinque Giornate n. 10, in Milano.

Infine, sull’internazionale, la francese ENGIE ha archiviato il 2021 con un utile netto del gruppo di 3,7 miliardi, a fronte della perdita netta di 1,5 miliardi registrata nel 2020. Il Cda ha proposto un dividendo di 0,85 euro per azione. Il management inoltre ha annunciato la guidance 2022-2024 che prevede, tra gli altri, un utile netto ricorrente di pertinenza del gruppo al 2024 compreso tra 3,3 e 3,5 miliardi.