Edison – Ricavi +84%, Ebitda +45% e utile di 413 mln nel 2021, DPS risparmio di 0,285 euro

Il Gruppo Edison archivia il 2021 con ricavi in aumento su base annua dell’83,7% a 11.739 milioni.

Un risultato ottenuto principalmente con il contributo della Filiera Attività Gas, il cui fatturato è balzato a 7.752 milioni da 3.243 milioni del 2020. Positiva anche la performance della Filiera Energia Elettrica, i cui ricavi sono saliti del 21,4% a 4.649 milioni.

L’EBITDA aumenta del 44,6% a 989 milioni, grazie soprattutto alla performance della Filiera Energia Elettrica (+40,7% a 678 milioni), sostenuta dalle attività di generazione elettrica, in particolare l’ottimizzazione del portafoglio produttivo, il dispacciamento di energia, oltre che la produzione rinnovabile, soprattutto eolica e fotovoltaica.

A queste si aggiungono componenti one-off, tra cui gli incentivi CIP6 legati agli anni 2003-2004.

Più contenuta la crescita della Filiera Attività Gas (+19,7% a 364 milioni), beneficiando dell’incremento dei volumi venduti all’industria, dopo un 2020 segnato dalla pandemia, e nel segmento retail del protrarsi di temperature più rigide rispetto alle medie stagionali, oltre che della dismissione di IDG.

Alla marginalità di entrambe le filiere hanno contribuito positivamente anche le attività downstream, ossia le vendite di commodity e di servizi a valore aggiunto ai clienti finali e i servizi di efficienza energetica.

L’EBIT raddoppia a 466 milioni (+95,4%), dopo ammortamenti e svalutazioni per 358 milioni (-7,5%), la variazione netta di fair value relativa alle attività di hedging su commodity e cambi negativa per 10 milioni e altri oneri netti relativi alle Attività non-Energy per 155 milioni (55 milioni nel 2020).

L’utile netto di Gruppo balza a 413 milioni da 19 milioni dell’esercizio precedente. Un risultato cui contribuiscono anche un beneficio netto d’imposta a seguito dell’esercizio dell’opzione per il riallineamento del valore fiscale di alcuni asset e del goodwill per 86 milioni, nonché dei minori oneri netti legati alle attività E&P cedute (158 milioni nel 2020).

Il risultato netto corrente, che esclude l’impatto delle Attività non-Energy e del riallineamento fiscale, è di 463 milioni.

L’indebitamento finanziario al 31 dicembre 2021 scende a 104 milioni da 520 milioni di fine 2020, e registra gli investimenti destinati alla produzione low carbon (in fase di realizzazione due centrali termoelettriche di ultima generazione in Veneto e Campania) e da fonti rinnovabili, nonché ai servizi energetici e ambientali.

Hanno contribuito alla creazione di cassa anche le operazioni straordinarie, quali la cessione delle attività E&P in Norvegia e di IDG e l’ingresso di un partner finanziario nel capitale di Edison Renewables dopo l’acquisto del 70% di E2i Energie Speciali.

Questo impatto positivo è stato bilanciato da uno scenario prezzi di mercato altamente volatile che ha portato a un significativo incremento del capitale circolante nella seconda parte dell’anno. Fenomeno questo che ci si attende sia di natura temporanea.

Il Cda ha deliberato di proporre all’Assemblea degli Azionisti la distribuzione di un  dividendo unitario di 0,285 euro per ogni azione di risparmio e di 0,055 euro per ogni azione ordinaria, che saranno messi in pagamento il 27 aprile 2022, con stacco cedola il 25 aprile e record date il 26 aprile.

Il contesto attuale, “caratterizzato da una volatilità molto elevata nei prezzi delle commodity e con alcuni interventi normativi sul settore energetico in corso di finalizzazione, non permette ancora di comunicare una previsione annuale di Ebitda”, ha precisato infine la società. Tuttavia, Edison ritiene che la propria performance industriale “rimarrà prossima a quella dell’anno 2021”.