La strategia di Grifal mira ad affermarsi come fornitore di un nuovo standard innovativo industriale per soluzioni di packaging, grazie alla tecnologia proprietaria denominata cArtù, alla luce di un contesto di mercato sempre più attento alla sostenibilità. Dopo un 2021 in forte ripresa, gli analisti prevedono una solida crescita a doppia cifra anche nei prossimi anni, sull’onda delle potenzialità di un mercato in rapido sviluppo in cui l’azienda può contare su un vantaggio competitivo difficilmente replicabile.
Modello di business
Grifal è un’azienda che dal 1969 opera nel mercato delle soluzioni di imballaggio industriale e che sviluppa e produce materiali d’imballaggio innovativi ed eco-compatibili. Nel 2021 è nato il Gruppo Grifal, con le acquisizioni dei rami operativi di Tieng Srl e di Cornelli Brand Packaging Experience Srl.
Già dal 2015, Grifal si è posta come obiettivo etico e aziendale quello di sostituire le plastiche negli imballaggi, investendo grandi risorse per progettare e attrezzare linee di produzione e per farsi strada in un mercato saturo e consolidato.
In particolare, il gruppo si concentra sullo sviluppo di soluzioni di imballaggio personalizzate, curandone l’intero ciclo di vita, a partire dalla progettazione e dallo sviluppo dei materiali da utilizzare, detenendo i brevetti relativi ai processi e alle macchine di produzione di tali materiali.
I materiali sviluppati e principalmente usati dalla Società sono Mondaplen, cArtù e cushionPaper.
- Mondaplen, composto da un foglio ondulato di polietilene espanso che viene abbinato a uno o due fogli piani, è un prodotto di imballaggio utilizzato per la protezione dei materiali e il riempimento delle scatole in cui questi sono situati;
- cArtù, sviluppato nel 2016 e commercializzato nel 2017, è un cartone ondulato flessibile e dotato di resistenza alla compressione con una elevata versatilità che consente il suo utilizzo sia come materiale di riempimento che come contenitore;
- cushionPaper, utilizzato per l’avvolgimento degli oggetti e il riempimento di diversi formati di contenitore, è composto da uno strato liscio di carta abbinato a un altro stato ondulato grazie alla tecnologia sviluppata per cArtù.
La società può vantare diversi brevetti e un ventaglio di prodotti facilmente adattabili alle esigenze del cliente finale, sviluppati attraverso una strategia centrata su fattori quali la gestione esclusiva delle macchine di produzione, la progettazione e produzione di macchine esclusive, la produzione e la messa in commercio di prodotti innovativi, la vendita di materiali direttamente consumabili.
In un contesto di una sempre più spinta ricerca della sostenibilità ambientale, la società punta all’introduzione sul mercato di una nuova tipologia di cartone ondulato, realizzato tramite un sistema produttivo proprietario, denominato “cArtù”, che possa essere in grado di affermarsi quale nuovo ed innovativo standard industriale per le soluzioni di packaging e soprattutto quale alternativa, eco-sostenibile, al polistirolo.
Questa nuova tecnologia permette un consistente miglioramento dell’efficienza produttiva, attraverso il notevole aumento della velocità di produzione, abbinato ad un altrettanto consistente riduzione del costo dei materiali impiegati.
Il Gruppo è attivo anche nella progettazione e produzione di macchine per l’ondulazione e dispone di un Laboratorio interno di Test Certificato ISTA (International Safe Transit Association), dove vengono effettuate prove di resistenza e climatiche in base a standard internazionali, tra i quali quelli definiti da Amazon. Grifal SpA è stata la prima azienda in Italia a godere del prestigioso certificato Amazon Packaging Support and Supplier Network (APASS).
Ultimi avvenimenti
I dati preliminari 2021 approvati dal Cda hanno evidenziato un incremento dei ricavi del 56% a 26,1 milioni e del 34% a 22,5 milioni escludendo dal perimetro le acquisizioni finalizzate nel 2021, confermando il trend di crescita sostenuto da cArtù, le cui vendite sono praticamente raddoppiate e rappresentano ora circa un quarto del fatturato.
A dicembre, l’Ufficio italiano Brevetti e Marchi ha accolto la domanda di brevetto per l’attuale tecnologia utilizzata nella realizzazione di cArtù, il rivoluzionario cartone ondulato protettivo, resistente e ammortizzante.
Lo scorso ottobre, Grifal ha siglato un accordo triennale con Lonati Spa, azienda esportatrice in oltre 70 paesi di macchine per il settore meccanotessile, per l’utilizzo, al posto del legno, degli imballaggi con il cartone ondulato cArtù, consentendo un risparmio di oltre il 41% di CO2.
Negli scorsi mesi, inoltre, la società ha finalizzato due acquisizioni strategiche all’interno della filiera del packaging, che consentono di ampliare e rafforzare in modo sensibile la propria offerta.
La prima riguarda Tieng, realtà di engineering che produce impianti e macchinari per incollaggio, e la seconda Cornelli Brand Packaging Experience, società che si occupa di produzione e commercio di scatole in cartone ondulato e della progettazione e realizzazione di nuove tecniche di branding applicate al packaging.
Con decorrenza 1° giugno 2021, Grifal ha conferito il ramo aziendale di progettazione e produzione di macchine per l’ondulazione in Tieng. È stato così completato il processo di riorganizzazione e di concentrazione in un’unica azienda di tutte le competenze tecnologiche ed impiantistiche: quelle di macchinari per l’incollaggio di resine e adesivi e quelle di impianti per la produzione di materiali ondulati, principalmente a marchio Mondaplen e cArtù.
A tale scopo, è in fase di realizzazione l’ampliamento della sede operativa di Cologno al Serio, dove sarà collocata la nuova linea di produzione 4.0 da cui il Gruppo si attende notevoli benefici in termini di efficientamento produttivo.
Infine, a luglio 2021 è stata avviata l’attività produttiva dello stabilimento di Timisoara in Romania su una superficie di 4.200 mq, che a regime occuperà circa 20 dipendenti, per una produzione annua di 70.000 metri cubi di cArtù. L’investimento complessivo è di circa 1,8 milioni, mentre il fatturato annuo previsto a regime è intorno ai 6 milioni.
Il primo semestre 2021
Il primo semestre 2021 è stato caratterizzato dalla conferma della ripresa della domanda nonostante il perdurare della fase emergenziale dovuta alla pandemia da Covid-19. Grazie all’offerta distintiva proposta al mercato da tutte le realtà del Gruppo, l’andamento degli ordinativi ha continuato tuttavia ad essere sostenuto, raggiungendo livelli mai raggiunti prima.
Nei primi sei mesi dell’esercizio Grifal ha realizzato ricavi per 12,275 milioni, in crescita del 58% rispetto al primo semestre 2020 che ancora non teneva conto delle operazioni straordinarie perfezionate tra gennaio e marzo 2021.
Le due acquisizioni hanno avuto efficacia nel corso del primo trimestre 2021 e pertanto il loro contributo al risultato semestrale di Gruppo è stato di circa 5 mesi per Tieng e di 3 mesi per Cornelli BPE.
Nonostante la scarsità delle risorse di materie prime e l’incremento generalizzato dei costi di approvvigionamento, l’Ebitda è balzato a 1,29 milioni dagli 0,3 milioni del pari periodo 2020, con una marginalità tornata in doppia cifra al 10,5% (2,9% nel 1H20).
In particolare, l’area packaging ha registrato un Ebitda margin dell’11,7%, in evidente ripresa ed in linea con l’andamento degli ordini da clienti. L’area macchine, invece, ha segnato un Ebitda negativo (-3,3%), complice una fase in cui la struttura ha affrontato varie operazioni straordinarie e ad una serie di attività di riorganizzazione.
L’Ebit è risultato in sostanziale pareggio (-0,03 milioni), in miglioramento rispetto alla perdita operativa per 0,7 milioni al 30 giugno 2020 nonostante i maggiori ammortamenti per 1,3 milioni (0,9 milioni nel 1H20)
La perdita netta si è ridotta da 0,6 milioni a 0,18 milioni, nonostante la tempistica delle acquisizioni e della riorganizzazione che ne è seguita non abbiano ancora consentito di poter cogliere quei benefici che deriveranno dagli efficientamenti previsti ed in corso di realizzazione.
Breakdown Ricavi
Il settore del packaging richiede tendenzialmente una prossimità geografica ai clienti; attualmente gran parte del fatturato di Grifal è ancora realizzato sul mercato italiano ma negli ultimi anni è stato intrapreso un percorso di crescita di internazionalizzazione.
L’avvio delle attività dello stabilimento in Romania rappresenta il primo esempio di struttura dedicata agli imballi in cArtù, realizzata al servizio di alcuni produttori internazionali che hanno l’esigenza di garantirsi grandi volumi di materiali d’imballaggio ecosostenibili, in sostituzione delle plastiche espanse finora utilizzate.
Nel primo semestre 2021, i ricavi in Italia sono aumentati del 59% a 9,3 milioni, con un peso sul totale stabile al 75%, mentre l’Europa ha segnato un +41,7% a 2,5 milioni con una diminuzione dell’incidenza sul totale al 20% (23% nel 1H20). In forte crescita l’area Resto del Mondo, seppur mantenendo un contributo ancora marginale, passata da 0,17 milioni a 0,52 milioni.
Stato Patrimoniale
Al 30 giugno 2021, l’indebitamento finanziario netto è aumentato a 9,47 milioni dai 6,67 milioni al 31 dicembre 2020, riflettendo l’assorbimento stagionale del capitale circolante, gli esborsi per acquisizioni e gli investimenti effettuati nel periodo per 2,7 milioni
Il patrimonio netto, invece, si è attestato ad 17,3 milioni da 14,4 milioni a fine 2020, riflettendo l’allargamento del Gruppo e beneficiando di una raccolta pari a 2,3 milioni derivante dall’ultima conversione di warrants.
Ratio
Gli indicatori di bilancio mostrano come il progressivo miglioramento dell’Ebitda e la conseguente generazione di cassa, unito alla riduzione dell’indebitamento, abbiano consentito una diminuzione del rapporto PFN/EBITDA, sceso nel 2019 ben al di sotto dei livelli di guardia a 1,78x.
Il forte calo dell’Ebitda a causa del calo dei volumi e delle difficoltà legate al Covid, unito all’incremento del debito in seguito agli investimenti effettuati, hanno comportato un forte incremento di tale rapporto nel 2021, atteso comunque diminuire nel 2021 a 4,48x.
Il tutto mantenendo un solido equilibrio della struttura finanziaria, con un leverage che si è mantenuto sotto la soglia di 0,5x nel 2020, sebbene previsto in lieve aumento a 0,87x per il 2021.
Strategia
La strategia del Gruppo Grifal prevede l’affermazione della tecnologia cArtù e della linea di prodotti cushionPaper come nuovo standard di imballaggio ecocompatibile, attraverso la realizzazione di una rete internazionale di siti di produzione in partnership con aziende produttrici di imballaggi.
Le strategie di marketing adottate prevedono un approccio al mercato attraverso diversi canali: progettualità dedicate a grandi utilizzatori, innovative e sostenibili, oltre a soluzioni dedicate ad un pubblico più diversificato che necessita di prodotti immediatamente utilizzabili.
Il tema della sostenibilità ricopre un importante valore aggiunto che caratterizza tutti i prodotti Grifal, in un momento in cui l’intero mercato risulta essere estremamente sensibile e attratto da prodotti che possano sostituire le materie plastiche e portare ad importanti ottimizzazioni nella gestione e movimentazione dei materiali.
L’obiettivo etico ed aziendale è infatti quello di sostituire le plastiche nel mercato degli imballaggi di protezione e di estendere i vantaggi di queste tecnologie sostenibili anche in settori diversi dal packaging.
Per quanto riguarda l’area macchine, Grifal punta a introdurre innovazioni di prodotto che consentano la riduzione dei costi e dell’impatto ambientale del packaging e innovazioni di processo per una sempre maggiore efficienza produttiva.
Un ulteriore importante fattore di crescita è rappresentato dalla capacità di Grifal di mettere a punto tecniche di laminazione che consentono la produzione di materiali ondulati esclusivi, derivati da materiali riciclati con caratteristiche fonoassorbenti e isolanti di grande rilievo.
Queste produzioni risultano molto attrattive per aziende e mercati alternativi a quelli tradizionalmente approcciati dai produttori di packaging, consentendo a Grifal un posizionamento ancora una volta innovativo e differenziante.
La nuova organizzazione del Gruppo, a seguito delle recenti acquisizioni, consentirà l’ottimizzazione della struttura e del processo produttivo e soprattutto uno sviluppo più veloce ed efficiente delle linee di produzione che saranno sia utilizzate internamente, sia proposte ai produttori di imballaggi più attenti alle problematiche ambientali.
Outlook
Nel suo ultimo studio dello scorso ottobre, Banca Finnat ha migliorato le stime per i prossimi anni, tenuto conto del nuovo perimetro aziendale e dell’attesa accelerazione “organica” del business in scia alla ripresa economica che dovrebbe caratterizzare l’orizzonte temporale di medio termine.
I ricavi sono attesi salire a 37,2 milioni il prossimo anno e superare i 50 milioni nel 2023, con un Cagr 2021-2023 del 35,2%.
A livello di margini, l’Ebitda 2021 è previsto più che triplicare a 3,3 milioni con una redditività al 12,1% (5,7% nel 2020), per poi crescere a un tasso medio annuo 2021-2023 del 93,5% raggiungendo i 12,5 milioni nel 2023 e portando la marginalità a sfiorare il 25%.
A seguito della diffusione dei risultati del primo semestre 2021, anche Intesa Sanpaolo ha migliorato le stime 2021-2023, vedendo una forte crescita nei prossimi anni grazie alle recenti acquisizioni, al contributo del nuovo impianto in Romania e a un miglior mix prodotto.
La Banca ha sottolineato infatti come la forte crescita dell’order intake in scia all’accelerazione della domanda abbia migliorato la visibilità per l’intero esercizio, prevedendo un secondo semestre in crescita con ricavi in aumento dell’86% accompagnati da un miglioramento della redditività nonostante l’inflazione dei costi delle materie prime.
Nel complesso, i ricavi sono previsti in aumento a un Cagr 2021-2023 del 26% superando i 46 milioni nel 2023, con un Ebitda in aumento a un tasso medio annuo del 50% portando la marginalità oltre il 16%.
Per il 2022 e il 2023, infatti, è attesa un’ulteriore solida crescita della top line a doppia cifra, grazie all’entrata a regime dell’impianto in Romania, alla maggior capacità produttiva in seguito all’ampliamento dello stabilimento di Cologno al Serio, lo sviluppo della divisione macchinari con l’acquisizione Tieng e il potenziale lancio di nuovi prodotti a maggiore valore aggiunto.
Borsa
Il titolo ha archiviato il 2021 con un guadagno complessivo di circa l’82%, facendo meglio del +57% registrato dall’indice di riferimento Ftse Italia Growth e toccando un picco a inizio novembre di 4,88 euro che rappresenta un massimo di oltre due anni.
Da inizio 2022, invece, le azioni Grifal hanno perso circa il 2% viaggiando ora in area 4 euro, in un contesto di mercato caratterizzato da un aumento della volatilità in scia alla prospettiva di una riduzione più rapida del previsto degli stimoli delle banche centrali per contrastare l’elevata inflazione.
Gli analisti mantengono comunque un giudizio positivo sul titolo, con Banca Finnat che esprime raccomandazione ‘buy’ con un target price di 9,4 euro, rivisto al rialzo dai precedenti 4,74 euro e pari a un potenziale upside di oltre il 100%.
Raccomandazione ‘buy’ anche per Intesa Sanpaolo, che nel suo ultimo studio di ottobre ha migliorato il prezzo obiettivo da 4,5 euro a 5,3 euro, pari a un potenziale upside di circa il 30% rispetto alle quotazioni attuali.
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